Nella nuova Stagione dell’Accademia di Santa Cecilia grandi classici, debutti eccellenti e innovazioni

Nella nuova Stagione dell’Accademia di Santa Cecilia grandi classici, debutti eccellenti e innovazioni

Tra i solisti si esibisce per la prima volta a Santa Cecilia il violoncellista Sheku Kanneh-Mason, impegnato nel Concerto per violoncello di Elgar: con lui sul palco Lorenzo Viotti, che torna per la seconda stagione consecutiva per dirigere, oltre a Elgar, la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij.

Accanto alla programmazione sinfonica, la Stagione da Camera di Santa Cecilia – con venti concerti in abbonamento, due in più rispetto alle scorse stagioni – si conferma come uno dei fiori all’occhiello della vita musicale romana, con una proposta ricchissima: l’avvio il 1 novembre con un trio d’eccezione formato da Lisa Batiashvili, Gautier Capuçon e Jean-Yves Thibaudet e un programma già apprezzato in diverse sale da concerto internazionali dedicato a Rachmaninoff, Debussy e Dvořák, mentre il ritorno di Les Musiciens du Louvre con Marc Minkowski e l’omaggio ad Alessandro Scarlatti – affidato al Coro dell’Accademia e all’ensemble Accademia Ghislieri – segnano alcuni degli appuntamenti più rappresentativi dell’autunno. Andrea Lucchesini dedicherà parte del suo concerto a Luciano Berio, di cui ricorrono quest’anno i cento anni dalla nascita.

Spazio ancora al Barocco con Antonio Florio e il suo Ensemble Cappella Neapolitana che, con il soprano Rosa Feola, dedicheranno il concerto al compositore barese Niccolò Piccinni, mentre Christophe Rousset, alla guida dell’ensemble English Baroque Soloists e del Monteverdi Choir, dirigerà il Messiah di Händel.

Un progetto speciale dedicato all’integrale dei Quartetti di Beethoven parte in questa stagione e proseguirà fino al 2027, anno che segna il bicentenario dalla morte del compositore di Bonn, con il Quatuor Ébène, mentre spazio alla vocalità sarà riservato a Asmik Grigorian, con un recital centrato su Čajkovskij e Rachmaninoff. Tra i nomi di spicco che si alterneranno sul palco, vanno citati inoltre Isabelle Faust, Kian Soltani, András Schiff, Beatrice Rana, Grigory Sokolov, Víkingur Ólafsson, Arcadi Volodos e Lang Lang che chiuderà la stagione a fine maggio.

Ad accompagnare il programma anche innovazioni formali degli spazi, a partire dalla trasformazione della Sala Santa Cecilia, che in occasione dell’inaugurazione si evolverà in un vero e proprio spazio scenico. Sono stati inoltre ridisegnati i settori della sala, per offrire una disposizione più equilibrata e conveniente e per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più diversificato e partecipe. A partire dalla prossima stagione 2025-2026, inoltre, l’orario dei concerti sinfonici del giovedì e venerdì è stato uniformato alle ore 20, mentre il sabato resta invariato alle ore 18.

Fonte: Il Sole 24 Ore