Nespresso, Italia leader per punti vendita. E ora vuol crescere in hotel e ristoranti
La rete di boutique più grande
Con 75 boutique distribuite sul territorio nazionale, l’Italia detiene il primato come mercato con la rete di punti vendita più ampia del brand a livello globale. «Negli ultimi cinque anni – sottolinea Mario Valla – tra relocation e nuove aperture, abbiamo rivisto il 30% del network». La strategia di espansione continuerà con lo stesso approccio anche nei prossimi anni. Anzi, è imminente la prossima apertura che sarà a Roma, nel quartiere di Parioli, prevista per l’inizio del 2026. «Il canale retail rappresenta un tassello centrale dell’approccio omnicanale che integra fisico e digitale attraverso e-commerce, app e servizio clienti» conclude Valla.
Il segmento b2b in espansione
Sebbene il business domestico rappresenti ancora la maggioranza del fatturato, il segmento b2b sta registrando una crescita particolarmente significativa. Due anni fa Nespresso ha internalizzato direttamente la gestione del canale horeca (hotelleria, ristorazione e caffetterie), precedentemente affidato a distributori. «Sta crescendo in maniera molto importante, a doppia cifra», rivela Thomas Reuter senza fornire dati più precisi, ma sottolineando come questo segmento sia diventato una priorità strategica per il futuro. La presenza nel canale fuori casa è, infatti, ormai nazionale, con una copertura che si estende anche alle isole, pur mantenendo una particolare concentrazione a Roma e Milano.
Inoltre, oltre alla collaborazione con Caffè Florian di Venezia, avviata quest’anno e che ha portato alla creazione di una miscela esclusiva, Nespresso sta lavorando a nuove partnership. «L’azienda continua anche a investire nella comunicazione – continua Reuter –, con Miriam Leone, da due anni, come ambasciatrice in Italia e con George Clooney come figura globale del brand».
Innovazione sostenibile: il ritiro a domicilio
L’impegno ambientale di Nespresso in Italia si concretizza in investimenti significativi: dal 2011 sono stati investiti 12 milioni di euro in sostenibilità, con un’accelerazione prevista per il triennio 2025-2027 che porterà a investire 4 milioni di euro. Il progetto “Da Chicco a Chicco”, avviato nel 2011, ha già permesso di raccogliere e riciclare oltre 12mila tonnellate di capsule a livello nazionale.
La vera novità, in partenza proprio in questi giorni a Milano, è il servizio di ritiro delle capsule usate a domicilio, frutto di un accordo tra il Comune di Milano, Amsa, Nespresso e Cial.
«Questa è un’azione totalmente innovativa – conclude Reuter – anche a livello internazionale, è la prima volta che possiamo offrire questo tipo di prestazione ai clienti». Il servizio, operativo dal settembre 2025, permette di consegnare le capsule usate direttamente al corriere al momento della consegna di un nuovo ordine, senza costi aggiuntivi. Secondo le stime del Comune di Milano, si prevede di raccogliere e riciclare nella sola area urbana oltre 80 tonnellate di capsule nel corso di un anno, recuperando oltre 50 tonnellate di caffè esausto e più di 5 tonnellate di alluminio.
Fonte: Il Sole 24 Ore