
Network e piattaforme digitali per la sicurezza alimentare: i progetti di Confagricoltura
«Confagricoltura conferma il proprio impegno nella progettazione europea, puntando sulla competitività, la coesione e la resilienza delle imprese agricole». Lo afferma una nota dell’associazione il cui Ufficio Progettazione ha presentato al Meeting di Rimini due iniziative – “Eco Ready” e “Vision4Food” – finanziate dal Programma quadro Horizon Europe, principale strumento europeo per la ricerca e l’innovazione (con una dotazione di circa 175 miliardi di euro prevista nel periodo 2028–2034).
Eco-Ready – spiega Confagricoltura – rafforza la sicurezza alimentare grazie a una piattaforma digitale che raccoglie in tempo reale dati su clima, colture, disponibilità delle risorse naturali. Le informazioni vengono elaborate all’interno di laboratori sperimentali (i cosiddetti “living lab”) dove imprese agricole, mondo accademico e istituzioni si riuniscono per testare nuove soluzioni per le imprese e sviluppare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici nelle diverse aree d’Europa.
Vision4Food è invece un progetto che ha preso il via nel gennaio 2025 e si fonda sul networking e sulla governance dei sistemi agricoli. Più in particolare, promuove nuovi modelli di politiche agroalimentari in Europa, cioè strategie condivise e decisioni attente da parte di tutta la società: al centro ci sono le Piattaforme di Innovazione Alimentare che uniscono università, imprese, istituzioni e agricoltori per individuare e diffondere le migliori pratiche nelle diverse aree europee.
“In tempi di incertezza del quadro geo-politico e di risorse scarse – ha spiega Michele Contel, senior project manager dell’Ufficio Progettazione – la messa in comune di tecnologie e collaborazioni tra ricerca, imprese, territori e istituzioni è una leva chiave per riportare al centro dell’agenda il mondo agricolo».
«Con i progetti finanziati dall’UE (Horizon ed Erasmus+) Confagricoltura offre alle aziende occasioni di apprendimento a costo zero tramite piattaforme di e-learning o laboratori sul campo, dando anche voce alle testimonianze e alle proposte», spiegano ancora da Confagricoltura.
Fonte: Il Sole 24 Ore