«Nextalia, entrano Gavio e Moratti: in 18 mesi il target è 3,5 miliardi»
Il nuovo fondo Nextalia Flexible Capital? «In pochi mesi abbiamo raccolto 370 milioni battendo i target: lo teniamo aperto a valle di ulteriori manifestazioni di interesse per avvicinarci all’hard cap di mezzo miliardo». I prossimi passi? «A giorni avvieremo la commercializzazione di Nextalia Credit Solutions e verso fine anno apriremo la fase successiva di Nextalia con il nostro fondo private equity due da oltre 1 miliardo: in tre anni abbiamo raccolto 2 miliardi, nel giro dei prossimi 18 mesi vogliamo arrivare attorno a 3,5 miliardi». Questi i progetti per il futuro di Francesco Canzonieri, amministratore delegato e promotore di Nextalia Investment Management, che proprio ieri ha registrato l’ingresso di due nuovi soci del calibro dei Gavio (con la holding Aurelia) e dei Moratti (lato Massimo), solo pochi mesi dopo quello dei figli di secondo letto di Silvio Berlusconi (con H14) e della Fin.Prog dei Doris. Tutti azionisti di altissimo standing, a capo di grandi aziende. «Tutto ciò conferma la valenza del nostro progetto – sottolinea Canzonieri – diventare il one-stop-shop del mercato private italiano, partendo dal presupposto che il private equity tricolore ha un valore inespresso enorme, abbiamo una marea di eccellenze che ancora non si conoscono». L’azionariato di Nextalia Investment Management, da oggi, vede Canzonieri in maggioranza con il 75% circa e il restante 25% suddiviso tra Intesa Sanpaolo, Unipol Assicurazioni, Aurelia, Finprog Italia, Fondazione ENPAM, H14, Istituto Atesino di Sviluppo, Massimo Moratti sapa, Confindustria, Bonifiche Ferraresi e Micheli Associati.
Qual è il significato di questi nuovi ingressi nel capitale della sgr? Ce ne saranno di ulteriori in futuro?
Entrano famiglie importanti che investono anche nei nostri fondi e che, come altri soggetti istituzionali di peso, ci hanno dato fiducia: sono famiglie con una valenza istituzionale, che come quelle già presenti nella società hanno voluto associare il loro nome con il nostro, hanno uno standing elevato e sarà a quello che guarderemo per eventuali nuovi ingressi. Nextalia ha due peculiarità: siamo un soggetto privato, perché non abbiamo soci pubblici, ma con una particolare attenzione all’istituzionalità, basta vedere le figure presenti nel nostro strategic advisory board per capirlo.
Avete realizzato il primo closing del vostro quinto fondo, Nextalia Flexible Capital. Di che cosa si occuperà?
Avrà il duplice scopo di investire in quote di maggioranza nelle Pmi, ma anche di minoranza utilizzando strumenti ibridi. Avevamo un target di 350 milioni ma siamo arrivati a 370 in pochi mesi, lo teniamo aperto avendo ricevuto ulteriori manifestazioni di interesse per raggiungere il mezzo miliardo, hard cap definito dal regolamento. Intanto abbiamo anche approvato il lancio del sesto fondo, Nextalia Credit Solutions, che fondamentalmente sarà un fondo di credito con aspettative di ritorno a doppia cifra e si concentrerà su tre verticali: immobiliare, finanziamento ai fondi e mezzanini. Puntiamo a raccogliere 200 milioni, partendo già da giugno.
Fonte: Il Sole 24 Ore