
Nice Footwear rileva tomaificio Emmepiere integra la produzione
Quinta acquisizione in pochi anni per Nice Footwaear, azienda padovana delle calzature fondata nel 2016 dall’imprenditore Bruno Conterno e dal 2021 controllata dal fondo di private equity Palladio Holding. Nel gruppo, che comprende anche le società Favaro Manifattura, Emmegi Corrado Maretto e Dyva, entra ora il tomaificio Emmepier, realtà manifatturiera con sede a Vigonza, specializzata nella produzione di tomaie per l’alto di gamma.
Un hub manifatturiero delle calzature
Si rafforza così il progetto di realizzare in Veneto, e in particolare nella Riviera del Brenta, un polo manifatturiero delle calzature a servizio dei grandi marchi del lusso, in particolare italiani e francesi, preservando e mantenendo così sul territorio il sapere, le competenze e le tradizioni di un distretto di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo. Un progetto perseguito da Conterno sin dall’inizio della sua attività nel 2016, passato per una quotazione in Borsa di breve durata e poi rafforzato con l’ingresso nel capitale del Fondo Palladio, un fondo paziente, «che guarda la bontà del business e non il numero fermo – spiega l’imprenditore -. Ci concentriamo di più sul valore industriale del nostro gruppo, che sulla cifra in sé, e sugli investimenti necessari per realizzare il nostro progetto di lungo termine, che contribuisca a mantenere in Italia, e in particolare nella Riviera del Brenta, la leadership che abbiamo sempre avuto in questo settore, oltre che a generare ricchezza e occupazione». In questo senso, Conterno sottolinea l’incremento degli addetti in forze nel gruppo, passati da circa 80 nel 2023 agli attuali 250, con l’obiettivo di arrivare a 350 dipendenti nel 2026.
L’integrazione della filiera
L’acquisizione di tomaificio Emmepier segna un passaggio strategico nella realizzazione del progetto, che prevede l’integrazione verticali dei processi produttivi: «Siamo specializzati nelle calzature, ma la filiera comprende anche altre attività, di sub-lavorazione, che ci interessano per tutelare la nostra produzione. Il percorso che facciamo serve a migliorare e rendere più solida ed efficiente la nostra supply chain, ma è anche un messaggio importante per il territorio e per i nostri clienti, perché in noi troveranno un partner che non solo fa produzione, ma che inoltre si impegna a governare i processi a monte di tale produzione», spiega il ceo.
Per fare tutto questo sono necessarie risorse, per integrare le fasi del processo e superare la tradizionale frammentazione del settore. Da qui il ruolo determinante del Fondo Palladio: «Oggi il Gruppo sta crescendo attraverso operazioni sinergiche come questa, confermandosi un aggregatore di eccellenze manifatturiere del territorio e del made in Italy, in grado di competere a livello globale nella produzione conto terzi per i brand del lusso, grazie all’integrazione di competenze e agli investimenti in innovazione, per garantire prodotti di qualità e il controllo certificato della filiera produttiva», hanno dichiarato Nicola Iorio e Nadia Buttignol, managing partner e partner di Palladio Holding.
La crescita e le sfide
Il fatturato consolidato al 30 aprile 2024 è sfiorato i 44,8 milioni di euro e Nice Footwear punta a chiudere il prossimo esercizio con un fatturato aggregato di 100 milioni di euro, considerando anche le acquisizioni di Dyva e Corrado Maretto avvenute lo scorso ottobre. L’azienda punta sempre ad acquisire aziende sane dove sia in corso il passaggio generazionale e a mantenere la presenza del management attuale con le nuove generazioni, anche per preservarne identità e core business.
Fonte: Il Sole 24 Ore