Nick Fuentes, l’influencer dell’odio che mette in crisi anche i conservatori Usa
In poche ore si dimettono diversi membri della task force contro l’antisemitismo, tra cui il rabbino Yaakov Menken. Il caso diventa politico. In un video interno trapelato, un senior fellow di Heritage denuncia: «Abbiamo espulso David Duke e la John Birch Society. Ora dobbiamo scegliere se tenere in casa i nuovi estremisti». Roberts, sotto pressione, si scusa pubblicamente, ma il danno è fatto: la destra intellettuale americana appare incapace di disconoscere chi, come Fuentes, usa il suo stesso linguaggio contro il liberalismo, ma lo piega all’odio.
L’infiltrazione sistematica
Ben al di là dell’intento provocatorio, Fuentes ha forgiato un progetto politico preciso. Non vuole fondare un partito, ma infiltrare il Partito Repubblicano. I suoi seguaci – giovani laureati, programmatori, giornalisti – vengono incoraggiati a entrare come assistenti e consulenti nelle campagne locali, nei think tank e nei media, così da conquistare i gangli della comunicazione e della cultura prima ancora della politica. Un documento interno trapelato nel 2025, analizzato da Wired, parla di “formazione di quadri” e “presa dei nodi”.
La teologia dell’odio e la crisi dei valori
Il nucleo ideologico di Fuentes è un miscuglio di nazionalismo bianco, integralismo cattolico e complottismo antisemitico. Parla di “battesimo politico” e “crociata contro il globalismo”, unisce simboli cristiani a retoriche neonaziste e presenta la democrazia liberale come un inganno costruito per distruggere la purezza del popolo americano.
Nelle sue parole riecheggia il fascismo, insieme a una fascinazione per l’ordine, la virilità e la comunità. Più che un ideologo, per i suoi seguaci è un pastore, un predicatore che restituisce identità a chi si sente perduto. Perché in un’America sempre più frammentata, dove la solitudine si confonde con la rabbia, Fuentes offre una causa e, soprattutto, un nemico.
La minaccia globale e il contagio digitale
In Europa, gruppi identitari in Francia, Italia e Germania rilanciano i suoi discorsi tradotti. In Australia e Canada le sue frasi circolano su Telegram e Rumble come “citazioni patriottiche”. Secondo l’Anti-Defamation League, Fuentes è oggi il principale vettore di antisemitismo giovanile in America. Le sue dirette raggiungono milioni di visualizzazioni, ogni scandalo ne amplifica l’eco e ogni condanna istituzionale lo trasforma in un martire.
Fonte: Il Sole 24 Ore