Niente blitz sulle bollette del telefono: governo contrario al collegamento all’inflazione

Niente blitz sulle bollette del telefono: governo contrario al collegamento all’inflazione

Altro che blitz della maggioranza. Il pacchetto di emendamenti sulla telefonia presentati al disegno di legge annuale per la concorrenza – a partire dall’indicizzazione dei prezzi all’inflazione – è semmai un tentativo di blitz degli operatori del settore, che hanno rilanciato una serie di proposte già presentate senza successo in occasione di altri provvedimenti di legge.

Le proposte risalgono a quasi un mese fa. E fin dall’inizio, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, è emerso che non ci sarà un parere positivo del governo su emendamenti che rischierebbero di minare equilibri fragili nel settore e rappresenterebbero uno schiaffo alle famiglie e in particolare al ceto medio, messo invece al centro degli interventi del disegno di legge di bilancio.

No all’aggancio all’inflazione

Appare dunque un dibattito già chiuso sul nascere quello innescato dai comunicati stampa diffusi da alcune associazioni dei consumatori rilanciati su alcuini siti internet senza verificare la posizione governativa. L’emendamento che avrebbe fatto più clamore – a firma di Trevisi, Paroli, Damiani (Forza Italia) – punterebbe a consentire ai gestori tlc di prevedere «una clausola di adeguamento automatico dei prezzi per i contratti per adesione, in misura corrispondente all’aumento dell’indice annuale dei prezzi al consumo, eventualmente incremenetato di un coefficiente predeterminato e reso noto all’utente prima della sottoscrizione».

Portabilità e offerte mirate

Ugualmente fuori dai radar del governo – il cui parere, ricordiamo, è decisivo per arrivare all’approvazione degli emendamenti in commissione parlamentare – sono la proposta (prima firma Gelmetti di Fratelli d’Italia) che imporrebbe alle società di telefonia mobile di garantire, su richiesta, a tutta la base clienti le offerte mirate che vengono indirizzate a determinati utenti per evitare che cambino gestore o per riconquistarli e il testo (condiviso da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Italia Viva) che mira a consentire agli operatori di utilizzare il database della portabilità mobile per offerte commerciali agli utenti, purché il cliente dia il suo consenso.

Fonte: Il Sole 24 Ore