
Niente tagli al gas russo: Gazprom cambia strategia e rivende il gas di Omv
Tagli al gas russo? In realtà per ora non ce ne sono, con sollievo per il mercato (dove i prezzi sono in leggera discesa, appena sotto 46 euro/MWh martedì 19 al Ttf) e per i Paesi che continuano a fare conto sulle forniture di Mosca, anche solo in misura residuale, come nel caso dell’Italia.
Gazprom sabato 16 ha interrotto i rifornimenti all’austriaca Omv, uno dei suoi clienti storici, nonché uno dei più “affamati” negli ultimi mesi. Ma i volumi inviati in Europa sono rimasti stabili: compresi quelli che passano per la cosiddetta rotta ucraina, utilizzata per servire l’Austria e raggiungere, attraverso quest’ultima, la nostra Penisola.
In parole povere, ad oggi non c’è nessun indizio che faccia pensare a un «nuovo ricorso all’arma dell’energia» da parte della Russia, né a un «tentativo di ricattare l’Austria e l’Europa», come aveva denunciato a caldo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
A parlare sono i dati, pubblici e liberamente consultabili. Nella rete ucraina continuano a entrare dalla Russia (al punto di accesso di Sudzha, sotto il controllo militare di Kiev) volumi di gas identici a quelli della settimana scorsa, intorno a 42,4 milioni di metri cubi al giorno.
Flussi regolari anche a Velke Kapusany, il punto in cui entrano in Slovacchia, mentre a Baumgarten – dove si immettono in territorio austriaco – sono in effetti calati, ma la riduzione non ha mai superato il 17% e martedì 19 il “gap”si è ridotto al 12% rispetto ai 290 GWh al giorno (29,6 milioni di metri cubi) che arrivavano la settimana scorsa: fluttuazioni che operatori sentiti dal Sole 24 Ore considerano «fisiologiche», anche in periodi in cui non si registrano eventi rilevanti, come la disputa tra Omv e Gazprom.
Fonte: Il Sole 24 Ore