Nomisma: per la Mozzarella di bufala campana Dop audience digitale a 37 milioni di utenti in cinque paesi Ue

Nomisma: per la Mozzarella di bufala campana Dop audience digitale a 37 milioni di utenti in cinque paesi Ue

Una audience digitale da 37 milioni di utenti in cinque Paesi europei e, per molti dei consumatori intervistati, è cibo che suscita emozioni. Si parla della Mozzarella di Bufala Campana Dop, così come emerge dalle ricerche di Nomisma e Arcadia, presentate nella sede del Consorzio di Tutela nella Reggia di Caserta, nel corso dell’evento “Mozzarella di Bufala Campana Dop, la sfida europea”.

L’indagine qualitativa più che quantitativa, voluta dal Consorzio di tutela, ha posto sotto osservazione gli utenti della rete che in maniere diverse e in contesti diversi sono intervenuti parlando proprio della famosa tipicità campana. Nomisma ha poi realizzato uno studio su un campione di cinquemila consumatori in cinque Paesi europei. «Al centro dell’analisi – ha spiegato Denis Pantini, responsabile Agrifood Nomisma – abbiamo inserito tre macro-temi: notorietà, percezione e comportamenti di consumo. Sono stati coinvolti Austria, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito e Svizzera. Proprio Inglesi e svizzeri sono stati nell’ultimo anno i maggiori consumatori di mozzarella Dop, con circa il 30% della popolazione».

Insomma, la mozzarella di bufala campana Dop piace. Perchè? Non solo per il gusto e la genuinità, ma secondo i consumatori presenti in rete, anche perchè suscita emozioni. Quali? La ricerca lo svela: piacere (per il 29% degli utenti), benessere (per il 24%), felicità (15%) e innamoramento (10%). Questa è la media, ma ci sono anche differenze tra Paesi: il piacere sale 35% e più per belgi e britannici, il benessere arriva al 37% per gli austriaci, felicità e innamoramento rispettivamente riguardano il 19% e 15% per gli inglesi.

Informazioni che potrebbero apparire un pò fantasiose, ma in realtà quanto mai utili a chi ha esigenza di pensare campagne di promozione, cercando di colpire nuovi consumatori stranieri in un sol colpo, alla gola e anche al cuore.

Fonte: Il Sole 24 Ore