Nomisma, un 2025 di crescita e stabilizzazione per l’immobiliare

Nomisma, un 2025 di crescita e stabilizzazione per l’immobiliare

Una lenta ripresa che segue alla decelerazione del 2023. Il mercato immobiliare, scandagliato dall’Osservatorio dedicato di Nomisma, è all’inizio di un nuovo ciclo, ma le tensioni e le instabilità geopolitiche tengono moderato l’innalzamento della curva.

I risultati dell’indagine – che segue la prima presentata a fine marzo – sono stati presentati giovedì 10 luglio all’Auditorium Assolombarda di Milano, e mostrano un 2025 caratterizzato, nelle previsioni, da una stabilizzazione della crescita registrata nella prima parte dell’anno.

«L’inversione registrata nel 2024, in cui le compravendite rispetto al 2023 sono tornate a salire, viene lentamente confermata anche in questo semestre – spiega Elena Molignoni, a capo del comparto Real Estate di Nomisma -, e per il prossimo ci aspettiamo un mercato stabile. Ma si tratta di una ripresa lieve, non robusta, perché i criteri di concessione del credito sono ancora rigidi. Le banche temono l’incertezza del contesto geopolitico».

Le compravendite con mutuo sono infatti aumentate, ma non raggiungono i livelli del 2021, in cui superavano il 50% delle compravendite totali. Cosa che difficilmente capiterà nei prossimi tre anni, nota il senior project manager di Nomisma, Johnny Marzialetti. Gli istituti di credito rimangono guardinghi con le nuove concessioni, nell’eventualità che l’inflazione possa tornare a salire, erodendo le capacità di spesa delle famiglie.

Fonte: Il Sole 24 Ore