Norme sulle lobby, Pagano (FI): «I tempi sono maturi, ce la possiamo fare»
«Anche l’Europa preme perché l’Italia si doti di una normativa in materia di lobbying: i tempi sono maturi, dopo i fallimenti del passato». A dirlo è Nazario Pagano, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, relatore di un pacchetto di sei proposte di legge che per l’ennesima volta, dopo i tentativi andati ripetutamente a vuoto nelle passate legislature, punta a introdurre anche nel nostro Paese una normativa per disciplinare la rappresentanza di interessi. L’Europa, ricorda il deputato di Forza Italia, «ci ha più volte bacchettato» sotto questo profilo, anche nel recente rapporto sullo Stato di diritto. Bruxelles infatti sottolinea che l’Italia, in materia, non ha una normativa di riferimento, «al pari di Spagna e Grecia, gli altri due Paesi che non hanno una legge che disciplini questa materia», e per questo il pressing europeo è andato crescendo negli anni.
Questo, spiega Pagano a Parlamento 24, potrebbe essere la volta buona per dotare l’Italia di una normativa su lobby e lobbisti, grazie soprattutto al fatto che «per la prima volta è stata fatta un’indagine conoscitiva», precedente l’incardinamento delle proposte di legge, indagine «che ha visto la partecipazione di costituzionalisti di rango». Dal loro lavoro di approfondimento «è nato un documento che è stato votato da tutti» i partiti, poi trafuso in una delle proposte di legge del pacchetto in esame, a prima firma Pagano, poi adottato dalla prima commissione come testo base. Un background di convergenza e condivisione che induce Pagano all’ottimismo: «Forse sì, forse ce la potremmo fare».
Fonte: Il Sole 24 Ore