
Novagria, via al progetto di Cdp Venture Capital per creare imprese innovative nell’agroalimentare
Cdp Venture Capital lancia Novagria Ventures: un progetto di venture building per la filiera agroalimentare, allo scopo di stimolare la nascita di nuove imprese innovative in grado di sostenere l’efficientamento dell’intera catena di valore del mercato.
Attraverso il Fondo Boost Innovation, Cdp Venture Capital – di intesa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – ha favorito la costituzione Novagria Ventures, società di scopo dedicata alla costruzione e al lancio di nuove iniziative imprenditoriali che svilupperanno prodotti o servizi per la digitalizzazione e l’innovazione delle pmi che operano nella filiera agroalimentare.
Con un investimento complessivo di 5,65 milioni di euro, l’obiettivo di Novagria Ventures sarà creare fino a 6 nuove imprese nei prossimi 3 anni, che saranno oggetto di successivi investimenti in equity da parte del Fondo Boost Innovation di Cdp Venture Capital per un ammontare fino a circa 25 milioni di euro, che potranno generare un effetto di addizionalità sul mercato con investimenti complessivi fino a circa 45 milioni di euro.
«Le nuove imprese generate – dicono da Cdp – potranno contribuire a colmare i gap di processo e tecnologici delle aziende che operano lungo tutta la filiera, allo scopo di incrementare l’efficienza operativa, la sostenibilità ambientale, la sicurezza degli alimenti e la competitività del comparto a livello globale».
Il settore agroalimentare ha raccolto nel 2024 investimenti a livello globale per circa 15 miliardi di euro, con una crescita particolare della quota nell’area csosiddetta upstream, ossia la parte iniziale della catena del valore, che fornisce le materie prime e le innovazioni fondamentali per l’intero settore (ad esempio produzione primaria, fornitura di mezzi di produzione come sementi, fertilizzanti, agrofarmaci, macchinari, sistemi di irrigazione, ricerca e sviluppo di nuove varietà, biotecnologie, metodi di coltivazione e innovazioni genetiche). Questa specifica fetta di mercato ha visto crescere gli investimenti dal 31% del 2018 al 38% del 2024.
Il mercato italiano delle soluzioni digitali nel settore agroalimentare è stimato intorno ai 2,3 miliardi di euro, con un tasso di crescita media annua del 30% negli ultimi 5 anni, a dimostrazione del crescente interesse nel digitale da parte dell’industria primaria e di trasformazione. Tra le necessità di digitalizzazione più frequenti della filiera nazionale ci sono: la tracciabilità e la trasparenza degli alimenti, il mercato B2B delle materie prime, lo smart farming.
Fonte: Il Sole 24 Ore