Novo Nordisk rilancia l’offerta su Metsera a 10 miliardi di dollari
Novo Nordisk rilancia nella corsa per Metsera e supera Pfizer con un’offerta da 10 miliardi di dollari. La società danese ha deciso di alzare la posta nella competizione con il gruppo statunitense per l’acquisizione della biotech americana rispetto alla precedente proposta da 9 miliardi di dollari. Pfizer a sua volta ha modificato la propria offerta di settembre rilanciando solo lunedì 3 novembre con 60 dollari per azione in contanti, contro i 47,50 dollari iniziali, ma ha ridotto d’altro canto il pagamento condizionato da 22,50 a 10 dollari, segnale di un approccio più cauto rispetto alla strategia più aggressiva di Novo.
A Wall Street il titolo Metsera guadagna quasi il 20% a metà seduta.
La proposta di Novo Nordisk
Nel dettaglio l’ultima proposta di Novo prevede il pagamento in contanti di 62,20 dollari per azione Metsera, rispetto ai 56,50 dollari della precedente offerta. Non solo. La società danese mette sul piatto un pagamento condizionato (contingent value right) di 24 dollari per azione, legato al raggiungimento di specifiche tappe di sviluppo e approvazione regolatoria. Questa seconda componente della proposta è un miglioramento netto rispetto all’offerta precedente.
La struttura dell’operazione, tuttavia, prevede una componente di “restituzione” da parte di Metsera. Novo propone infatti un processo in due fasi: pagamento in contanti di 62,20 dollari per azione e successiva emissione di azioni privilegiate senza diritto di voto a favore di Novo Nordisk, per un valore pari alla metà del capitale di Metsera. Subito dopo, Metsera dichiarerebbe un dividendo straordinario di 62,20 dollari per azione ordinaria, con data di registrazione dieci giorni dopo la firma dell’accordo.
La risposta di Pfizer
Dal canto suo Metsera ha definito l’offerta di Novo “superiore” rispetto all’accordo esistente con Pfizer, aprendo così a quest’ultima una finestra per rilanciare. Il presidente e ceo di Pfizer, Albert Bourla, ha però respinto la nuova proposta di Novo, definendola «illusoria» e «non qualificabile come offerta superiore», sottolineando i rischi regolatori elevati che potrebbero impedirne il completamento. «Si tratta di un tentativo illegale da parte di un’azienda straniera di aggirare le leggi antitrust, approfittando della chiusura temporanea del governo federale» ha dichiarato Bourla in conference call in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre. Ha inoltre accusato Novo di voler «eliminare un concorrente emergente».
Fonte: Il Sole 24 Ore