nuova intesa tra Cina e Corea del Sud

Dal nostro corrispondente

NEW DELHI – La campagna di Pechino a favore di multilateralismo e libero mercato innescata dalla torsione protezionista americana ha toccato un nuovo Paese, quando il presidente cinese Xi Jinping ha avuto il suo primo colloquio con il suo omologo sudcoreano Lee Jae-myung. La telefonata, avvenuta a pochi giorni dall’elezione di Lee a capo della quarta economica asiatica, ha anche fornito ulteriori indizi circa il parziale riposizionamento di Seul nel delicato equilibrio di poteri nell’Indo-Pacifico.

Secondo quanto riporta la tv di Stato cinese Cctv, nel corso della chiamata Xi avrebbe invitato Lee a «rafforzare la cooperazione bilaterale, a salvaguardare congiuntamente il multilateralismo e il libero scambio, e a garantire la stabilità e la fluidità delle catene di approvvigionamento globali e regionali». I media cinesi hanno anche riferito che Xi avrebbe caldeggiato un innalzamento del livello della partnership strategica tra i due Paesi, e sottolineato la necessità di «iniettare maggiori certezze» nel panorama politico internazionale.

Se questo tipo di telefonate, in cui un leader si congratula con un nuovo interlocutore politico regionale, hanno un che di routinario, quella tra Xi e Lee si è svolta in un contesto che la rende rilevante, sia per ragioni di cronaca sia storiche.