
Nyx, la capsula europea riutilizzabile per astronauti e merci
Restituire all’Europa la centralità perduta nel settore spaziale, fornendole la prima capsula cargo riutilizzabile dai tempi dello spazioplano IXV – era il 2015 – ed entro dieci anni la capacità, mai avuta, di trasportare donne e uomini oltre l’atmosfera. Non potrebbe essere più ambiziosa la missione di The Exploration Company (Tec), azienda con quartier generale a Monaco di Baviera e sedi operative a Bordeaux e Torino. Primo, perché a lanciare astronauti oggi sono solo Stati Uniti, Russia e Cina.
Secondo, perché dal 2030, dopo la dismissione della Stazione spaziale internazionale (la Iss), l’orbita terrestre si popolerà di avamposti commerciali, le cui attività muoveranno 300 miliardi di dollari in un decennio. Stazioni verso le quali sarà necessario portare merci ed equipaggi.
Terzo, perché Tec è privata. Fondata nel 2021 dall’imprenditrice francese Hélène Huby, ex manager di Airbus, Tec ha chiuso lo scorso novembre un round di finanziamento serie B da 150 milioni di euro. Guidato dai fondi di venture capital Balderton Capital e Plural, il round ha registrato anche gli investimenti di French Tech Souveraineté, partecipato dalla Francia, e DeepTech & Climate Fonds, dalla Germania. «In tre anni abbiamo raccolto 225 milioni – racconta Huby – è un record: sono i più corposi round serie A e B mai conclusi da una start up spaziale in Europa. Esclusa una decina di milioni da fondi pubblici, il resto è capitale privato, europeo al 98%. Dimostra come anche qui sia possibile trovare supporto per progetti coraggiosi».
Progetti che hanno portato a “Mission Possible”, una capsula in scala ridotta volata nello spazio il 23 giugno, per una dimostrazione tecnologica – «un successo al 75%, ma l’avevamo messo in conto pur di procedere velocemente» – e che dovrebbero culminare entro il 2028 con il lancio inaugurale di “Nyx”, una capsula modulare, a basso costo e riutilizzabile fino a 10 missioni.
Chiamata come la greca dea della notte, Nyx è progettata per trasportare fino a quattro tonnellate nello spazio e riportarne tre sulla Terra. Nonché, in futuro, quattro o cinque astronauti. Per svilupparne la versione cargo, Tec ha anche ricevuto 25 milioni dall’Agenzia spaziale europea (l’Esa), nell’ambito della prima fase del programma “Leo Cargo Return Service”, al cui appalto partecipa anche l’italiana Thales Alenia Space con un mezzo proprio.
Fonte: Il Sole 24 Ore