Occupazione, superato il tetto del 50% di occupati nel Mezzogiorno nel secondo trimestre. Ecco le ragioni

Occupazione, superato il tetto del 50% di occupati nel Mezzogiorno nel secondo trimestre. Ecco le ragioni

Il tasso di occupazione nel Mezzogiorno nel secondo trimestre è salito al 50,1%, che rappresenta il dato più alto rilevato dall’Istat dall’inizio delle serie storiche nel 2004.

Superato il “tetto” psicologico del 50% di occupati al Sud, ma restano i divari

Il superamento per il Mezzogiorno del “tetto”psicologico del 50% degli occupati è riportato nelle tabelle Istat con i dati destagionalizati relative al mercato del lavoro del secondo trimestre (il dato grezzo è 50,2%), anche se resta ampio il divario rispetto al tasso medio di occupati italiano che si attesta al 62,6% o al 69,9% del Nord Italia che si avvicina ai tassi europei.

Per avere un ordine di grandezza, nel primo trimestre 2025 nel Mezzogiorno il tasso di occupati era del 49,9%, nel secondo trimestre del 2024 era del 49,3%. Tradotto in numeri, gli occupati del Mezzogiorno nel secondo trimestre 2025 sono 6milioni 549mila, contro i 6milioni 530mila del primo trimestre 2025 ed i 6milioni 453mila del secondo trimestre 2024. Nonostante i miglioramenti resta un forte divario di genere con il 37,8% di donne occupate al Sud a fronte del 62,7% di occupati uomini.

Meloni: la strada è giusta, e continueremo a percorrerla

La premier Giorgia Meloni è intervenuta sui social: «Ci accusavano di voler spaccare l’Italia, ma la verità è che abbiamo scelto di credere nelle energie, nel talento e nella forza del Sud». Per la presidente del Consiglio «la strada è giusta, e continueremo a percorrerla, per costruire finalmente un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse opportunità». Di «un risultato importante che offre una prospettiva di sviluppo concreta al Mezzogiorno, che ha grandi potenzialità, finora limitate dall’assistenzialismo e dalla burocrazia», ha parlato il ministro del Lavoro, Marina Calderone.

Fonte: Il Sole 24 Ore