Open Arms: procura Palermo impugna assoluzione Salvini

Open Arms: procura Palermo impugna assoluzione Salvini

La Procura di Palermo ha depositato il ricorso in Cassazione contro la sentenza che ha assolto dai reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio il leader della Lega Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. Si tratta del cosiddetto “ricorso per saltum” che consente di evitare il giudizio di appello e di ottenere direttamente una pronuncia della Suprema Corte.

Salvini: «Difendere i confini dell’Italia non è un reato»

A stretto giro la replica del vicepremier. «Difendere l’Italia e i suoi confini non è un reato», ha scritto sui social il leader della Lega Salvini. «Su Open Arms – ha poi aggiunto in una nota – non c’è alcuno scontro tra politica e magistratura, e infatti ringrazio il tribunale di Palermo e sottoscrivo tutte le 268 pagine che motivano la mia totale assoluzione, arrivata dopo decine di udienze e anni di approfondimenti».

Piantedosi: dispiaciuto per Salvini, anche io imputabile

«Mi dispiace molto per questa notizia, mi ha colpito molto nel rispetto profondo dei passaggi giudiziari. Mi dispiace umanamente e personalmente e anche professionalmente, io ho vissuto quella stagione da capo di gabinetto di Salvini. Me ne sento ancora più partecipe e rivendico l’azione che fu fatta per contrastare l’immigrazione illegale che non è tanto diverso dalle mafie». Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine del convegno “Parlate di Mafia”. «Mi ritengo moralmente imputabile anche io», ha aggiunto.

Ong Open Arms: «Fatti ricostruiti, fiducia nella Procura»

«La Procura della Repubblica di Palermo ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione contro l’assoluzione in primo grado di Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno, oggi vicepremier e ministro ai Trasporti, imputato di rifiuto d’atti d’ufficio e sequestro di persona in danno dei 147 naufraghi soccorsi dalla nave Open Arms nell’agosto 2019. I fatti sono stati ampiamente ricostruiti in primo grado, abbiamo piena fiducia nel lavoro della Procura». Così Oscar Camps, fondatore della ONG Open Arms.

Fonte: Il Sole 24 Ore