Orban a Roma tra Papa e Meloni: focus sulla crisi ucraina e sanzioni Russia
Prima, in mattinata, l’incontro in Vaticano, in udienza privata, con Papa Leone XIV. Poi, nel pomeriggio, quello con la premier Giorgia Meloni. Al centro dei due colloqui, la crisi in Ucraina. Sono queste le due tappe principali della giornata del primo ministro dell’Ungheria e leader del partito nazionalista conservatore Fidesz Viktor Orban, in queste ora a Roma.
Orban da Meloni, la premier tesse la tela sulla crisi in Ucraina
Meloni tesse la sua tela nella delicata partita sull’Ucraina. L’incontro con Orban, la cui linea politica nei confronti della posizione da avere nei confronti della Russia si discosta da quella, meno flessibile, degli altri paesi Ue, si inserisce proprio in questo scenario. L’obiettivo è fare il punto della situazione, anche alla luce della partita delle sanzioni contro il petrolio russo che vede la contrarietà conclamata del leader ungherese, pronto a bloccare qualsiasi iniziativa in tal senso a Bruxelles. In comune con Orban la premier ha l’idea di non modificare il voto all’unanimità nelle decisioni del Consiglio europeo su questioni considerate sensibili, come la politica estera e la sicurezza comune (vi rientrano anche le decisioni sulle sanzioni, ad esempio). Ma in diverse cancellerie c’è la convinzione che Roma si trovi nella posizione di poter svolgere un ruolo di mediatore nella trattativa che vede da un lato gli Stati Uniti, con Donald Trump deciso a difendere le sanzioni sul petrolio, e dall’altro l’Unione.
Il tema sanzioni alla Russia
Il tema sanzioni è stato affrontato venerdì 24 ottobre anche dal tavolo dei Volenterosi, convocato dal premier britannico Keir Starmer: tavolo al quale la presidente del Consiglio italiano ha partecipato in videoconferenza. E anche in quella occasione ha confermato l’ancoraggio ad una strategia continentale, sempre però con il sostegno degli Stati Uniti. E in questa logica ha ribadito la necessità dell’unità tra le due sponde dell’Atlantico per raggiungere il cessate il fuoco in Ucraina, per poi avviare un percorso negoziale serio. Una partita complessa dentro la quale Roma si sta ritagliando un ruolo, sia pure informale, per intervenire su specifiche questioni che, una volta risolte, potrebbero man mano liberare da alcuni spigoli e ostacoli il raggiungimento dell’obiettivo finale, quello della pace. In tale logica, l’incontro con Viktor Orban a Palazzo Chigi avrebbe la benedizione degli alleati, nel tentativo di tenere aperto un canale con Budapest su questo fronte. E per fare in modo che l’Ue, quando dovranno essere prese delle decisioni importanti, marci in un contesto di massima unità.
L’incontro con il Papa
Il leader ungherese incontrerà a Roma anche il Papa, in Vaticano. E in ambienti politici e diplomatici internazionali non si esclude che alcune questioni che saranno trattate a Palazzo Chigi(come la guerra in Ucraina) possano in qualche modo entrare anche nei colloqui con il Pontefice.
Fonte: Il Sole 24 Ore