
Orfani di femminicidio, commissione approva relazione: registro e iter veloce per accesso a fondi
La Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, presieduta da Martina Semenzato, riunita mercoledì 6 agosto in sessione plenaria, ha approvato all’unanimità la relazione sugli “Orfani di femminicidio”. Relatrici la presidente, e le deputate Elisabetta Christiana Lancellotta ed Elena Bonetti. La commissione ha avviato una indagine che ha approfondito il tema con 23 audizioni. Nella relazione vengono proposti interventi legislativi, in particolare sono 15 gli obiettivi.
Le proposte
Tra le proposte, l’istituzione di un registro nazionale, una banca dati o di una anagrafe degli orfani che consenta di analizzare le dimensioni del fenomeno, gli aspetti quali-quantitativi, i fattori di rischio, la raccolta delle esperienze e degli interventi messi in atto a scopo di ricerca e di studio; un numero di pubblica utilità; l’integrazione dell’articolo 90-bis del codice di procedura penale, rubricato “Informazioni alla persona offesa”, la formazione specifica e la semplificazione dell’iter burocratico riguardante le procedure di accesso a fondi e indennizzi a favore degli orfani di femminicidio, l’esclusività dei fondi stessi, il diritto alla deindicizzazione, l’estensione del supporto psicologico. In via di conclusione ci sono anche le inchieste relative al diritto comparato – la cui relazione è stata depositata nella seduta plenaria dello scorso 30 luglio – ai braccialetti elettronici e alla violenza economica.
«Lavoro trasversale nella lotta al femminicidio»
«L’approvazione all’unanimità della relazione è esempio virtuoso di lavoro trasversale nella lotta alla violenza di genere e al femminicidio. Sicuramente un risultato importante la cui convergenza evidenzia un percorso di maturità da parte delle Istituzioni di affrontare questo fenomeno in tutte le sue forme con un approccio coordinato, multidisciplinare e transnazionale», ha sottolineato Semenzato.
Fonte: Il Sole 24 Ore