
Oro, un errore da 5 miliardi ridimensiona il deficit commerciale indiano
Dal nostro corrispondente
NEW DELHI – Il governo indiano ha riconosciuto di aver sbagliato per mesi nel calcolare l’ammontare in valore delle importazioni di metalli preziosi, un errore che a novembre ha fatto schizzare il deficit commerciale a livelli record e ha contribuito a far scivolare le quotazioni della rupia al minimo storico contro il dollaro. Il ministero del Commercio e dell’Industria ha spiegato di aver rivisto le cifre del periodo che va da aprile a novembre, dopo aver scoperto che la migrazione a un nuovo sistema di trasmissione dei dati aveva generato degli errori.
Un «aumento insolito»
Le stime preliminari delle importazioni di oro per novembre ammontano adesso a 9,84 miliardi di dollari, circa 5 miliardi in meno rispetto a quanto precedentemente riportato. Le cifre sono state esaminate dopo un «aumento insolito» delle importazioni di metalli preziosi a novembre. L’errore di calcolo è rimasto sottotraccia per alcuni mesi perché lo scorso luglio il governo aveva ridotto i dazi sul metallo prezioso al 6% dal 15%, legittimando un aumento delle importazioni. Ma il dato di novembre – più che doppio rispetto a quello di ottobre – è stato così clamoroso da far sì che alcuni analisti sollevassero dubbi sull’accuratezza delle cifre (e far volare il deficit commerciale del mese a 37,8 miliardi di dollari).
Importazioni in crescita comunque
Le revisioni preliminari mostrano che nel periodo aprile-novembre le importazioni di oro sono state di 37,39 miliardi di dollari, in calo di 11,7 miliardi rispetto a quanto precedentemente riportato. Nonostante le nuove stime e la migrazione di un numero crescente di risparmiatori verso forme di investimento più sofisticate, l’India resta uno dei maggiori importatori di oro al mondo, in particolare nella stagione autunnale, quando ricorrono le più sentite (e consumistiche) festività induiste.
Anche al netto delle correzioni apportate, complice l’aumento delle quotazioni, nei primi 11 mesi del 2024 l’India ha importato oro per 47 miliardi di dollari, ben più che in tutto il 2023, quando l’import ha raggiunto i 42,6 miliardi. La revisione porterà a un deficit delle partite correnti più modesto, ma non avrà un grande impatto sulla rupia indiana che nel 2025 dovrebbe comunque indebolirsi ulteriormente rispetto al dollaro.
Fonte: Il Sole 24 Ore