Orsini: «Per la manovra chiesti otto miliardi in tre anni»
«Noi oggi abbiamo chiesto 8 miliardi per i prossimi 3 anni. Stiamo interloquendo, vediamo un po’ perché ancora oggi i capitoli di spesa non sono chiari», A margine dell’assemblea congiunta di Confindustria Verona e Confindustria Vicenza in corso a Gambellara (Vicenza), il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, è tornato a parlare della manovra. «La stiamo esaminando, è aperta l’interlocuzione, quello che noi stiamo chiedendo da mesi è che ci sia un piano industriale vero che abbia comunque una visione a 3 anni», ha chiarito il numero uno di Viale dell’Astronomia.
Orsini: servono tre misure
Secondo il leader degli industriali «servono tre misure: una misura che dia un aiuto ai medi e ai piccoli, quindi incentivi automatici, modello 4.0, 5.0 per fare migliori manutenzioni, fare migliori, ingrandire le proprie aziende». Inoltre «per le grandi serve il contratto di sviluppo con una nuova misura degli incentivi, perché come è oggi costruito non può essere». Infine bisogna «mantenere comunque la crescita al sud perché abbiamo bisogno che ci sia anche un sud che funzioni come il nord».
Il passaggio sullo sciopero: «Diritto sacrosanto, ma fermare il Paese fa male al Paese»
Orsini ha poi commentato lo sciopero generale convocato ieri in sostegno della Flotilla: «Io credo che il diritto a manifestare sia sacrosanto, figuriamoci. Magari condivido anche il perchè viene fatto ma in un momento come questo, dove abbiamo bisogno che questo Paese sia produttivo, fermare il Paese significa fare del male al Paese, ma fare del male anche alle famiglie italiane. Poi le manifestazioni non possono mai sfociare in violenza perché per noi la violenza non può essere mai parte di un contraddittorio».
Il leader degli industriali: servono certezze in un momento pieno di incertezze
Le riflessioni del leader degli industriali sono arrivate, come detto, a margine dell’assemblea congiunta di Confindustria Verona e Confindustria Vicenza a Gambellara (Vicenza), il cui titolo “La nuova industria nel caos mondiale” è stato promosso da Orsini. «Credo che miglior titolo di questo non si potesse scegliere per due territori così importanti per l’Italia, per il fatto che comunque in un momento geopolitico internazionale di piene incertezze servono certezze». Le incertezze, ha aggiunto, «si combattono con le certezze, quindi lo stiamo dicendo in tutti i modi: serve che l’Italia e l’Europa adottino un piano industriale che almeno abbia una visione a tre anni, perché solo in quel modo si ha la consapevolezza di dove si vuole andare».
Fonte: Il Sole 24 Ore