Osted, aumento di capitale da 9,4 miliardi a sconto del 67%
Lo Stato danese, il principale socio con il 50,1%, ha già annunciato che sosterrà l’operazione, rafforzando così l’impegno dei contribuenti. Anche il secondo azionista con il 10%, la multinazionale energetica norvegese Equinor ASA (controllata dallo Stato norvegese), ha confermato la propria adesione alla ricapitalizzazione. Il che porta a un totale del 60,1% del capitale che vedrà confermato il proprio impegno a sostegno del piano strategico di Orsted.
Ora il periodo di sottoscrizione si aprirà il 19 settembre per chiudersi il 2 ottobre. I diritti saranno negoziabili dal 17 al 30 settembre, mentre l’esito dell’offerta sarà comunicato il 6 ottobre.
I progetti negli Usa
Ad agosto l’amministrazione Trump, tramite il Bureau of Ocean Energy Management (Boem), aveva emesso un ordine di sospensione dei lavori, costringendo Orsted a sospendere il progetto Revolution Wind, al largo della costa del Rhode Island, già completato all’80%, con 45 delle 65 turbine eoliche previste già installate. Una notizia che aveva fatto dubitare il mercato che la ricapitalizzazione in programma potesse ricevere l’approvazione dell’assemblea. Ieri, invece, la società, controllata dallo stato danese, ha ricevuto l’approvazione degli azionisti per un aumento di capitale di emergenza di circa 8 miliardi di euro, che punta a garantire flessibilità finanziaria, evitando nel contempo il declassamento del rating creditizio.
«Il nostro obiettivo è riprendere al più presto i lavori su Revolution Wind. Stiamo portando avanti diverse iniziative per raggiungere questo traguardo» ha dichiarato ieri il chief financial officer di Orsted, Trond Westlie.
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Fonte: Il Sole 24 Ore