Paglieri, nel welfare entra un percorso di autodifesa per i lavoratori

Paglieri, nel welfare entra un percorso di autodifesa per i lavoratori

C’è welfare e welfare. Paglieri, la storica azienda piemontese di prodotti per la cura del corpo, del bucato e della casa con marchi come Felce Azzurra e Cleo che ha chiuso il 2024 con 254 milioni di fatturato, ha inserito nel suo un progetto che si chiama IN-difesa. Come ci spiega Guendalina Bombassei, hr director di Paglieri, si tratta del «primo corso di autodifesa rivolto ai nostri 235 dipendenti che è nato con l’obiettivo di creare consapevolezza e dare strumenti per contribuire a costruire contesti più sicuri, sia al lavoro che fuori. Per questo abbiamo pensato a un percorso aperto a tutti che sia nello stesso tempo formativo e pratico. Lo abbiamo costruito su quattro pilastri e cioè la consapevolezza, la prevenzione, la postura e il linguaggio del corpo e, infine, la gestione dello stress».

Se in situazioni di pericolo la prima cosa che ogni trainer di autodifesa dice di fare è scappare, è però vero che in molti casi le vittime non riescono a farlo perché sono strette in un angolo. Ecco allora che diventa fondamentale capire quale atteggiamento assumere e quali azioni fare per venirne fuori. A partecipare alla prima sessione è stato quasi un dipendente su quattro e dato che «dalle indagini di clima interne abbiamo rilevato che si tratta di una delle iniziative più apprezzate, abbiamo immaginato di potenziarla attivando delle sessioni ricorrenti in futuro», continua Bombassei.

In Paglieri i 235 dipendenti sono suddivisi tra poco meno del 40% di donne e 60% di uomini. La partecipazione ai corsi è stata alta anche da parte degli uomini e «questo è molto importante perché coinvolgere gli uomini significa anche rafforzare la cultura del rispetto, della responsabilità e della presenza attiva». Oltre alle azioni fisiche da compiere, ai partecipanti è stato anche dato «un fischietto utile per richiamare l’attenzione in situazioni di pericolo e uno spray al peperoncino, insegnando come, se e quando utilizzarlo. Abbiamo deciso di inserire questo corso nel nostro piano welfare perché crediamo che la sicurezza personale sia parte integrante del benessere – afferma Bombassei -. Considerando il periodo sociale che stiamo vivendo e le cronache quotidiane, è fondamentale offrire alle persone strumenti concreti per sentirsi più consapevoli e protetti. Tutti possiamo trovarci in situazioni di potenziale pericolo, ma è innegabile che per molte donne questo rischio sia una costante».

Sul progetto, l’amministratore delegato di Paglieri, Fabio Rossello dice che «è parte fondamentale del piano di welfare che nel 2025 stiamo implementato con convinzione, perché riflette pienamente la nostra Future Vision: un’idea di azienda che mette al centro anche – e soprattutto – le persone. IN-difesa rappresenta un’opportunità concreta per accrescere la fiducia in sé stessi, rafforzare la consapevolezza personale e promuovere una cultura del rispetto che parte dal quotidiano».

Fonte: Il Sole 24 Ore