
Panetta: «Europa colga opportunità da incertezze Usa». Giorgetti: «Banche facciano la loro parte»
«Deve progredire l’Unione bancaria europea»
Secondo Patuelli, «occorre far progredire l’Unione bancaria europea, bloccata per un decennio da discussioni sulla garanzia europea sui depositi (ora è dei Fondi interbancari nazionali) e di connessi limiti alla detenzione del debito pubblico da parte delle banche. L’Unione bancaria europea deve passare rapidamente dalla prevalente Unione di Vigilanza all’Unione anche delle regole societarie, del mercato, del risparmio e degli investimenti».
Panetta: Europa colga opportunità da incertezze su ruolo Stati Uniti
In occasione dell’Assemblea dell’Abi è intervenuto anche il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. L’incertezza sul ruolo degli Stati Uniti nell’economia mondiale, ha sottolineato, apre «nuove opportunità per l’Europa». Lo scenario è quello in cui «gli investitori sono alla ricerca di alternative al dollaro e ai mercati americani, avviando – seppur gradualmente – un parziale riorientamento dei portafogli globali». L’Europa per cogliere queste opportunità deve rilanciare «con determinazione il progetto di integrazione, completando il mercato unico e adottando politiche comuni per l’innovazione, la produttività, la crescita». Serve poi rafforzare l’architettura finanziaria: significa superare l’attuale frammentazione del sistema finanziario, completare l’Unione dei mercati dei capitali e offrire agli investitori un titolo comune privo di rischio. Panetta a tal proposito ricorda le stime elaborate dalla Banca d’Italia: «Un mercato dei capitali integrato e fondato su un titolo comune privo di rischio potrebbe ridurre di mezzo punto percentuale il costo del finanziamento per le imprese, stimolando investimenti aggiuntivi per 150 miliardi l’anno. Già solo questo, a regime, si tradurrebbe in un incremento del Pil europeo dell’1,5 per cento».
«Europa protagonista con eurobond e piena integrazione»
Secondo il Governatore di Bankitalia, «In un mondo che cambia, l’Europa ha le risorse per svolgere un ruolo da protagonista». Panetta è tornato a chiedere «l’introduzione di un titolo pubblico europeo» per rendere pienamente operativa «l’unione del mercato dei capitali, i cui progressi finora non hanno soddisfatto le attese».
«Deprezzamento dollaro risente di percezione rischio sul biglietto verde»
La Banca d’Italia stima che «oltre la metà del deprezzamento registrato dall’inizio di marzo nei confronti dell’euro è attribuibile a una crescente percezione di rischio associata alla valuta americana», ha continuato Panetta, che nell’intervento ha dedicato ampio spazio all’analisi dell’incertezza sul ruolo del dollaro che sta attraversando i mercati internazionali. Panetta ha indicato l’inizio della fase di turbolenza con l’annuncio dei dazi fatto da Trump lo scorso 2 aprile. «Gli annunci del 2 aprile hanno aperto una fase di negoziati complessi tra gli Stati Uniti e i principali partner commerciali, generando instabilità sui mercati dei capitali. Contestualmente, sono cresciute le preoccupazioni sulla sostenibilità dei conti pubblici americani, sfociate nel declassamento del rating sovrano. Per la prima volta da decenni, il ruolo centrale del dollaro nel sistema finanziario globale è stato messo esplicitamente in discussione». Panetta ha osservato che «gli investitori internazionali hanno iniziato a ridurre l’esposizione al mercato statunitense. Molti di essi hanno rafforzato le coperture contro il rischio di cambio sul dollaro una scelta che, dal punto di vista economico, equivale a una dismissione parziale di attività denominate nella valuta americana – e hanno contestualmente accorciato la durata finanziaria dei portafogli». I rendimenti dei titoli pubblici statunitensi a lunga scadenza sono aumentati, mentre il dollaro si è indebolito, «seguendo una dinamica atipica rispetto ai precedenti episodi di tensione finanziaria».
«Da taglio sportelli possibili impatti su credito a Pmi»
C’è poi il tema dell’innovazione digitale che, come ha ricordato Panetta, ha permesso alle banche di raggiungere nuovi segmenti di clientela, soprattutto giovane, che predilige «modalità di interazione a distanza», ma per le Pmi la contrazione delle reti di sportelli sul territorio «può rappresentare un limite».«L’offerta digitale – ha affermato – ha reso i servizi bancari più accessibili. Nonostante la forte riduzione degli sportelli, in corso da oltre quindici anni, è aumentata la quota di famiglie con almeno un conto corrente», ha spiegato. «L’innovazione ha favorito l’inclusione di nuovi segmenti di clientela, come i giovani, che prediligono modalità di interazione a distanza», ha proseguito Panetta, notando tuttavia che «questa trasformazione, pur ricca di benefici, può comportare alcune criticità per le fasce di popolazione con minori competenze finanziarie o meno avvezze all’uso della tecnologia». «Inoltre per alcuni servizi, come il finanziamento delle piccole imprese o l’accesso al contante, la ridotta presenza sul territorio può rappresentare un limite», ha sottolineato. Su questo fronte Panetta ha rimarcato che le analisti di Bankitalia sull’accesso al credito delle Pmi «indicano una riduzione più accentuata nei comuni in cui la diminuzione degli sportelli è stata maggiore». La Banca d’Italia, ha concluso, «collabora con il ministero dell’Economia e delle finanze, l’Associazione bancaria italiana e Poste Italiane per assicurare un accesso equo e diffuso ai servizi finanziari. Per avere successo, le iniziative che verranno adottate dovranno fondarsi su un impegno concreto da parte del sistema bancario».
Fonte: Il Sole 24 Ore