
Papa: «Preoccupati per la direzione che il mondo sta prendendo. Nessun popolo può essere costretto all’esilio»
Dall’arcipelago conteso dei Chagos alla crisi di senso delle società occidentali. Papa Leone XIV ha scandito un monito destinato a valicare i confini della Chiesa: «Tutti i popoli, anche i più piccoli e i più deboli, devono essere rispettati dai potenti nella loro identità e nei loro diritti… e nessuno può costringerli a un esilio forzato». Nel pieno del Giubileo della Speranza, il Pontefice ha legato il diritto a una terra al vero sviluppo umano, richiamando leader politici e religiosi a un modello di prosperità che non si misuri solo in ricchezza materiale, ma in giustizia, carità e pienezza di vita.
Il richiamo ai Chagos
Accogliendo in udienza la delegazione del Chagos Refugees Group di Port Louis, Mauritius, Leone XIV ha sottolineato che il ritorno degli esuli nelle loro isole natali ha «forza simbolica sulla scena internazionale». Un segno di speranza, ha aggiunto, che rende questi popoli «per eccellenza testimoni di speranza» nell’anno giubilare.
Le congregazioni religiose e la Santa Famiglia
Nella mattinata del 23 agosto, il Papa ha incontrato nella Sala del Concistoro le partecipanti ai Capitoli Generali di quattro Congregazioni religiose femminili: le Missionarie Figlie della Sacra Famiglia, l’Istituto Apostole della Sacra Famiglia, le Suore Figlie di Nazareth e le Suore di Carità di Santa Maria.
«Sono lieto di incontrarvi in occasione dei vostri Capitoli Generali: sono momenti di grazia, un dono per la Chiesa, oltre che per le vostre Congregazioni», ha detto, ricordando i fondatori degli istituti, Josep Manyanet, María Encarnación Colomina, Maria Luigia Angelica Clarac, Giuseppe Guarino, Carmela Auteri, Teresa Ferrara, Agostino di Montefeltro. Tutti, ha sottolineato, accomunati dal desiderio di trasmettere i valori della Santa Famiglia di Nazareth, «focolare di preghiera, fucina d’amore e modello di santità».
«La famiglia, ai nostri giorni, ha più che mai bisogno di essere sostenuta, promossa, incoraggiata: con la preghiera, con l’esempio e con un’azione sociale sollecita, pronta a soccorrerne i bisogni».
Fonte: Il Sole 24 Ore