Paperoni, flat tax a tempo e solo per chi investe in Italia
La Lega rilancia e impone tempi e investimenti ai super ricchi che trasferiscono la residenza in Italia. All’aumento dell’imposta da 200mila a 300mila euro per chi trasferisce la residenza in Italia, e da 25mila a 50mila euro per ogni singolo familiare, la Lega con un emendamento alla legge di Bilancio depositato in commissione Bilancio del Senato punta a introdurre nuovi paletti. Il primo è temporale. Il correttivo a prima firma Testor prevede infatti che l’opzione per l’esercizio dell’imposta sostitutiva scade una volta trascorsi venti anni dal primo periodo d’imposta di validità dell’opzione. E poi ci sono gli obblighi di effettuare vari tipi di investimento nell’economia italiana.
Obbligo di investire in BoT a dieci anni e in start up
I paperoni decidono di farsi tassare versando dal prossimo primo gennaio un’imposta sostitutiva di 300mila euro esercitando l’opzione, personalmente o per conto della persona giuridica che legalmente rappresenta o attraverso società o ente di cui è il titolare effettivo, saranno tenuti a investire almeno due milioni di euro BoT o Titoli di stato almeno a 10 anni. E non finisce qui. Secondo la Lega i super ricchi dovranno versare almeno 500mila euro in strumenti rappresentativi del capitale di una società non quotata o di un fondo di venture capital costituiti e operanti in Italia. O ancora almeno 250mila euro nel caso che la società sia una start-up innovativa iscritta nella sezione speciale del registro delle imprese.
Gli altri investimenti in Pir e quotate
La richiesta della Lega non si ferma a titoli di Stato e nuove attività. Tra le richieste di investimento il correttivo alla legge di bilancio chiede un investimento di altri 500mila euro in uno o più piani di risparmio a lungo termine (Pir), altri 500mila in azioni di società di capitali con sede legale in Italia, quotate sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e ancora 500mila euro di partenza in quote di Oicr di nuova costituzione coinvestitori del Fondo nazionale strategico indiretto (Fnsi).
L’impegno sul sociale
Ai super ricchi che sbarcheranno in Italia, sempre secondo lo schema proposto dalla Lega e se arriverà al voto del Senato, verrà richiesta anche una donazione di almeno 1 milione di euro in favore di un ente del terzo settore già esistente, ovvero contribuire con lo stesso importo alla costituzione di un nuovo ente del terzo settore.
Quando andranno fatti investimenti e donazioni
Gli investimenti e le donazioni devono essere effettuati entro il termine di pagamento dell’imposta sostitutiva dovuta per il primo periodo di validità dell’opzione. Gli investimenti in titoli di Stato o Btp così come quelli in quote di Oicr di nuova costituzione coinvestitori del Fondo nazionale strategico indiretto (Fnsi), dovranno essere mantenuti fino al 31 dicembre del decimo periodo di imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati. Non solo in caso di vendita, liquidazione o rimborso anticipato, il controvalore ricevuto dovrà essere reinvestito entro sei mesi dalla vendita, dalla liquidazione o dal rimborso. Gli investimenti e le donazioni effettuati varranno comunque anche ai fini del cosiddetto permesso di soggiorno per nuovi investitori già previsto con il decreto legislativo 286 del 1998.
Fonte: Il Sole 24 Ore