Parte la Caivano bis per riqualificare i quartieri di Catania e Palermo

Parte la Caivano bis per riqualificare i quartieri di Catania e Palermo

Il prossimo martedì 17 giugno il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, si recherà a Catania e Palermo per due riunioni sul Piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale e ambientale, funzionali ai comuni o alle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale, previsti dal decreto legge n. 208 del 31 dicembre 2024, nel quale sono inseriti i quartieri di San Cristoforo a Catania e di Borgo Nuovo a Palermo.

Una Caivano bis

Con il Sottosegretario sarà presente il Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano. La prima riunione si terrà al Comune di Catania alle ore 09:30, la seconda si svolgerà nei locali della Chiesa di San Paolo Apostolo a Palermo alle ore 12:30. Ai due incontri parteciperanno amministratori del territorio. Il Piano straordinario per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 marzo, interessa otto Comuni: oltre a Catania (quartiere di San Cristoforo) e Palermo (quartiere di Borgo Nuovo), sono coinvolti Rozzano (MI); Roma, quartiere Quarticciolo-Alessandrino; Napoli, quartiere Scampia e quartiere Secondigliano; Orta Nova (FG); Rosarno (RC); San Ferdinando (RC).

Il contrasto al degrado sociale

Obiettivo comune, come già avvenuto per Caivano, spiega una nota della Presidenza del Consiglio dei ministri, è offrire in aree di disagio e degrado sociale concrete alternative di aggregazione, sportiva e culturale, per gli adolescenti, rispetto alle piazze di spaccio. Per la realizzazione degli interventi è stata autorizzata, nel triennio 2025-2027, la spesa complessiva di 180 milioni di euro, dei quali 100 milioni di euro per l’anno 2025, 50 milioni per il 2026 e 30 milioni per il 2027, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione. Possono essere utilizzate in co-finanziamento ulteriori risorse che siano messe a disposizione da Regioni, Comuni, altri enti o istituzioni locali e nazionali.

Fonte: Il Sole 24 Ore