Pensioni, dal 1° gennaio scatta l’aumento dovuto all’inflazione: ecco le simulazioni Inps per fascia di reddito

Pensioni, dal 1° gennaio scatta l’aumento dovuto all’inflazione: ecco le simulazioni Inps per fascia di reddito

Dal 2026 si prevede un aumento delle pensioni dell’1,4% che alla fine potrebbe attestarsi all’1,5%. Le ultime proiezioni dell’Inps ragionano su questa percentuale di rivalutazione degli assegni pensionistici al tasso di inflazione, rispetto all’1,7% che era stato previsto nei mesi scorsi, in linea con le stime dell’indice dei prezzi al consumo Foi (Famiglie di operai e impiegati) per il 2026.

L’incremento avverrà secondo scaglioni di reddito

Come è noto l’aumento delle pensioni si applicherà in base alla fascia di reddito, secondo un meccanismo a scaglioni: sarà del 100% per gli assegni fino a quattro volte il minimo Inps (603,40 euro), sarà del 90% per le pensioni di importo compreso tra quattro e cinque volte il minimo e al 75% oltre.

Le simulazioni attuali dell’Inps sono di una perequazione dell’1,4%, applicata secondo il meccanismo delle fasce, con la rivalutazione piena fino a 2.413 euro (4 volte il trattamento minimo), del 90% fino a 3.017 euro (da 4 fino a 5 volte il trattamento minimo) e del 75% oltre la soglia di 5 volte.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore