Pensioni, si apre il cantiere. Fava: la sostenibilità non è in discussione

Pensioni, si apre il cantiere. Fava: la sostenibilità non è in discussione

In vista della prossima legge di Bilancio si apre il cantiere pensioni. Mentre il presidente dell’Inps, il giuslavorista Gabriele Fava, assicura: «la sostenibilità del sistema previdenziale oggi non è in discussione. Lo dicono i numeri, non le opinioni: nel 2024 abbiamo registrato 400mila nuovi assicurati, raggiungendo 27 milioni di lavoratori attivi, di cui oltre 7 milioni giovani. È un record storico, che dimostra la vitalità del nostro tessuto sociale e produttivo».

In crescita la spesa pensionistica

In una intervista a ilSussidiario.net, il presidente dell’Inps, ospite del Meeting di Rimini, spiega che la spesa pensionistica italiana crescerà fino al 17,3% del Pil nel 2036 per poi ridursi: «Una curva impegnativa – ha detto – ma governabile. Nel 2024 l’Istituto, per la prima volta negli ultimi anni, ha registrato un saldo positivo di 15 miliardi di euro, – ha osservato – patrimonio netto in crescita e contributi a +5,5%. Naturalmente, il contesto demografico resta complesso, ma non è una sfida solo italiana: riguarda tutta l’Europa».

I giovani avranno la pensione

Fava ha poi evidenziato come In Italia, malgrado il calo demografico, «i giovani avranno la pensione. E lo voglio dire con chiarezza: la vera sfida non è la sostenibilità in sé, ma la fiducia. Troppi ragazzi oggi vivono la previdenza come un’illusione lontana. Per questo stiamo lavorando al conto previdenziale unificato, che offrirà a ogni cittadino una visione unica e completa della propria posizione, con proiezioni affidabili sul futuro».

Lanceremo educazione previdenziale nelle scuole

Dal nuovo anno scolastico poi, ha annunciato Fava, «lanceremo una campagna nazionale di educazione previdenziale: scuole, università, forze dell’ordine, fiere di orientamento al lavoro, eventi culturali. Perché la consapevolezza si costruisce presto. E lo faremo con i linguaggi dei ragazzi: social network, creator, podcast».

Fonte: Il Sole 24 Ore