Perché la filosofia è essenziale per i manager moderni

Perché la filosofia è essenziale per i manager moderni

In passato ho scritto che non bisogna essere degli intellettuali per filosofare, e lo testimoniano gli imprenditori che hanno praticato una visione imprenditoriale olistica, da Adriano Olivetti a Brunello Cucinelli.

Più precisamente ho scritto, utilizzando le parole di Eugenie Vegleris, che bisogna sfatare il pensiero comune verso la filosofia: “Essere Filosofo non significa essere Un Filosofo”. Platone, Leibniz, Kant, Nietzsche … sono dei filosofi. Una filosofia non esiste affinchè noi vi possiamo aderire, ma perché apprendiamo che esiste una molteplicità di modi di porsi di fronte al mondo e di comprenderlo. Essere filosofo non significa dover studiare i filosofi. La lettura dei filosofi è, salvo rare eccezioni, difficile. Essere filosofo significa interessarsi a ciò di cui si interessa un filosofo: l’insieme della realtà nella sua complessità”. Continua Vegleris affermando che essere filosofo significa allontanarsi dalla superbia dell’ego e dal fascino del potere per il potere.

Insomma, non bisogna essere degli intellettuali per Filosofare, non è necessario possedere il sapere quanto piuttosto interrogarsi sul sapere. È una questione di approccio alla realtà, per cui una situazione ordinaria diventa un’occasione per affrontare una questione di fondo, e soprattutto per prendere posizione rispetto alla stessa.

Rimanendo sul tema dell’approccio alla realtà, approfondendolo, filosofare significa andare oltre gli aspetti scientifici e tecnici, che ci spiegano come va il mondo, per chiedersi il perché le cose vanno in un certo modo: è lo sguardo sulla totalità che risponde al perché e che permette, successivamente, di comprendere le particolarità che rispondono al come. Sono le risposte al perché che determinano le coordinate del viaggio, la bussola ci dirà come raggiungere la meta.

Fonte: Il Sole 24 Ore