
Perestrello (Nato): «Investire per godere della pace»
“Se non investiamo per contrastare le minacce e sfide, non potremo continuare a godere della pace che abbiamo nell’Unione europea e nella Nato. Una pace di cui già gli ucraini non possono più godere”. Parola di Marcos Perestrello de Vasconcellos, il presidente dell’Assemblea parlamentare della Nato che ieri a Roma, nella Sala del Mappamondo di Montecitorio, ha celebrato i 70 anni dalla sua prima riunione. Perestrello ha incontrato prima per un bilaterale il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e poi al Quirinale il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il deputato socialista, che tra il 2015 e il 2018 è stato segretario di Stato per la Difesa in Portogallo nel governo di Antonio Costa, non ha dubbi: “Dal punto di vista della sicurezza, ci troviamo nel momento più difficile da una generazione a questa parte”.
Quale ruolo potrebbe svolgere l’Assemblea Parlamentare della Nato in questo momento storico?
Per sette decenni, i parlamentari di questa Assemblea hanno dialogato su come assolvere alla più grande responsabilità che abbiamo di fronte: come possiamo continuare a proteggere la sicurezza delle persone che vivono sotto il tetto della Nato. Sebbene il nostro anniversario sia motivo di celebrazione, non è il momento di compiacersi. Dal punto di vista della sicurezza, ci troviamo nel momento più difficile da una generazione a questa parte. In qualità di collegamento essenziale tra la Nato e i Parlamenti dei Paesi membri, ora svolgiamo un ruolo ancora più cruciale nel convincere i nostri Parlamenti, governi ed elettori a impegnarsi pienamente per rendere le nostre società sicure e a rispettare gli impegni assunti al vertice Nato.
La sicurezza e la difesa sono al centro del dibattito pubblico in ogni Paese. Lei guida i delegati dei Parlamenti dei 32 Paesi della Nato. Si può costruire una comunicazione corretta su questi temi?
Possiamo aumentare la sicurezza delle nostre società solo attraverso il pieno sostegno dei nostri cittadini. Sono loro che pagano per la nostra difesa. Come parlamentari, li incontriamo ogni giorno e rispondiamo alle loro legittime domande. Dobbiamo comunicare chiaramente perché dobbiamo impegnarci per difendere i nostri Paesi, i nostri amici e alleati e, soprattutto, i nostri valori comuni. Ciò che è più importante per me: dobbiamo essere guidati dalla chiarezza morale dei nostri valori democratici, agire con risoluta unità e usare la nostra forza collettiva per affrontare le minacce e le sfide che né il Nord America né l’Europa possono risolvere da soli.
Fonte: Il Sole 24 Ore