Pfizer, via libera negli Usa all’acquisizione di Seagen

Pfizer fa fronte al calo delle attività legate al Covid con un investimento nei farmaci antitumorali. Sono arrivate, infatti, tutti i via libera necessari, per procedere alla conclusione dell’acquisizione da 43 miliardi di dollari di Seagen Inc. Il gruppo statunitense punta così a migliorare «la concentrazione, la velocità e la qualità dell’esecuzione in oncologia», si legge in una nota. La divisione, che nascerà dopo l’acquisizione, sarà guidata da Chris Boshoff, mentre il resto delle attività del gruppo saranno divise in due business unit: una statunitense e una internazionale.

La Commissione Europea, dal canto suo, aveva già approvato senza condizioni l’operazione nell’ottobre scorso, affermando che difficilmente l’accordo avrebbe avuto un impatto negativo sui prezzi e che non erano necessarie dismissioni. Per ottenere il via libera della FTC, Pfizer ha dichiarato invece che donerà i diritti statunitensi del farmaco antitumorale Bavencio all’American Association for Cancer Research.

La ristrutturazione

Il riposizionamento e la riorganizzazione di Pfizer è in linea con quanto sta avvenendo nel settore farmaceutico. Altri grandi gruppi hanno già avviato ristrutturazioni del proprio buisiness, puntando in particolar modo sulla ricerca oncologica. Campo nel quale si stima che la spesa globale possa salire a 375 miliardi di dollari entro il 2027, secondo la società di analisi IQVIA.

AstraZeneca, produttore britannico di farmaci antitumorali come Tagrisso per i tumori polmonari, ha ottenuto una crescita vertiginosa con una mossa simile separando l’oncologia dal resto delle proprie attività farmaceutiche. La vera competizione si sta giocando sui farmaci e diversi i gruppi hanno deciso di crescere nel comparto per linee esterne: AbbVie ha annunciato il mese scorso l’acquisizione del produttore di ADC ImmunoGen per 10,1 miliardi di dollari e Bristol Myers Squibb ha reso noto solo lunedì scorso un accordo con SystImmune, che prevede che pagherà fino a 8,4 miliardi di dollari per i diritti di co-produzione, sviluppo e vendita di un farmaco sperimentale per il cancro al polmone e al seno; nel contempo, Merck & Co, il produttore del medicinale per il cancro Keytruda, sta pagando fino a 22 miliardi di dollari per i diritti di vendita di tre ADC sperimentali della Daiichi Sankyo.

Nell’ambito della ristrutturazione, Pfizer darà l’incarico ad Aamir Malik, ora chief business innovation officer, di responsabile della divisione commerciale statunitense, mentre la sua controparte internazionale sarà Alexandre de Germany, che tornerà a Pfizer dopo le esperienze in Sanofi e Laboratoires Majorelle, un’azienda farmaceutica francese specializzata nella salute delle donne e nell’urologia. Cghi invece lascerà il gruppo, pur restando come consulente, sarà la chief commercial officer Angela Hwang, dopo 27 anni in Pfizer.

Fonte: Il Sole 24 Ore