
Piaggio Mp3 310, come va il piccolo della famiglia degli scooter a tre ruote
Come va il Piaggio Mp3 310
Se sulla carta le prestazioni del nuovo motore non fanno gridare al miracolo, una volta su strada la situazione cambia: nello 0-50 km/h, quello della partenza al semaforo, ora l’Mp3 sembra più rapido; al verde, all’apertura del gas, la risposta è veloce e si parte in pochissimo tempo, con una progressione continua e senza buchi, con un motore ora più silenzioso rispetto al vecchio visto che gira a regimi inferiori. Un consiglio: se non avete mai provato un Mp3, concedetevi del tempo per familiarizzare con l’anteriore. Nelle prime curve avvertirete una maggior pesantezza rispetto ai ruota singola con una maggior inerzia nello scendere in piega. Qualche curva vi basterà, però, per capire che è solo una sensazione: dopo qualche chilometro vi accorgerete di riuscire a tenere un ritmo che difficilmente avreste con uno scooter tradizionale. E con un feeling dato dalle due ruote da 13” anteriori molto solido: una caratteristica davvero gradita nelle giornate autunnali in cui si è svolta la prova, con asfalto reso viscido dall’umidità e dalle foglie cadute; in questo contesto dà il meglio di sé anche il controllo di trazione (Piaggio l’ha introdotto per prima negli scooter), facilmente disinseribile: evita lo slittamento della ruota posteriore in accelerazione.
Confermata poi la possibilità di “congelare” la sospensione anteriore con una leva nel blocchetto destro che funziona solo a scooter quasi fermo, per motivi di sicurezza. Bisogna solo fare attenzione a non bloccare la sospensione con lo scooter inclinato, per non rischiare di cadere quando si riparte. In garage, poi, questa funzione è da “mai più senza”: se avete poco spazio, potete spingere lo scooter nel box senza preoccuparvi del cavalletto. A frenare l’Mp3 310 sono tre dischi – due da 258 mm davanti e uno da 240 mm dietro – integrati dal sistema Abs a tre canali sviluppato con Continental; il pedale li aziona tutti e tre, mentre le leve sono ripartite tra anteriore (destra) e posteriore: bisogna spremerle con forza per sfruttare tutta la forza frenante, tanto che l’impianto sembrerebbe poco potente rispetto alla massa del veicolo; provando, invece, a pestare in modo “automobilistico” il pedale, è facile accorgersi che la forza c’è, eccome: lo scooter esprime decelerazioni importanti, con la sicurezza offerta dalla doppia ruota anteriore.
Usciti dalla città ci si accorge che la protezione aerodinamica riguarda solo il busto: se utilizzare l’Mp3 su tangenziali e autostrade mettete in conto il parabrezza maggiorato. Peraltro in autostrada si possono tenere medie interessanti, sia di velocità, visto che la massima è salita a 129 km/h, sia di consumi, facilmente posizionabili sui 25-30 km/l. Ultima nota, il prezzo: il Piaggio Mp3 310 costa 8.100 euro, 200 euro in più per la versione Sport che di distingue per alcuni dettagli estetici e per la connettività con lo smartphone Piaggio Mia di serie.
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Fonte: Il Sole 24 Ore