Piano casa, dalle città Ue appello a Bruxelles Sala: servono 100 miliardi

Piano casa, dalle città Ue appello a Bruxelles Sala: servono 100 miliardi

Un piano Casa europeo ancora non c’è (così come risorse Ue dedicate al settore), ma le città europee lo invocano. La richiesta arriva dal mondo delle istituzioni e della politica ma anche dalla Cei, ed è stata ribadita ieri durante la visita a Milano della Commissione, del Parlamento europeo e del commissario per le Politiche regionali Raffaele Fitto, in occasione del convegno sull’emergenza casa.

Partiamo dal dato oggettivo: le risorse. Fitto ha parlato di «raddoppiare le attuali risorse destinate alla casa», ma di che cifre stiamo parlando non è chiaro. In Europa non ci sono fondi pensati esclusivamente per questo problema, piuttosto fondi strutturali e di coesione che possono essere utilizzati con il cofinanziamento di Stato e Regioni.

Sono invece chiari i numeri del fabbisogno nelle principali città. Prendiamo Roma e Milano. Il rapporto Nomisma 2025 mette in luce che a Milano sono 27.500 le famiglie che dichiarano di voler entrare nel mercato dell’affitto, ma di queste 3mila vivono un disagio economico perché il canone supera il 30% del reddito. Intanto in coda per la casa popolare ci sono 7mila nuclei familiari. A Roma i numeri crescono: le famiglie intenzionate ad affittare salgono a 53.200; quelle a disagio sono 9.200, mentre nelle graduatorie dell’edilizia popolare ci sono 16.600 nuclei in attesa. A questo si aggiungono gli studenti fuori sede, 69.000, di cui solo il 16% trova posto negli studentati.

A fronte di questo scenario, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha provato a dare un’indicazione sulle risorse necessarie: «Servirebbe un centinaio di miliardi di euro. Insieme ad una serie di altri centri – ricorda Sala – lo scorso 15 maggio siamo stati a Bruxelles a presentare l’Housing Action Plan, il piano straordinario della Casa».

Fonte: Il Sole 24 Ore