Pitti Filati, la ricerca come antidoto alla crisi

Pitti Filati, la ricerca come antidoto alla crisi

La fiera che fino a giovedì 3 luglio si tiene a Firenze, edizione numero 97 di Pitti Filati, ci proietta nell’autunno-inverno 2026-2027, perché filatura e tessitura sono una stagione avanti rispetto all’abbigliamento (a Milano e Parigi hanno appena sfilato le collezioni uomo per la primavera-estate 2026).

I dati pubblicati alla vigilia della fiera sono quindi preoccupanti in sé, con un fatturato 2024 in calo del 9,8% a 2,6 miliardi, andamento ben peggiore della stima preliminare di febbraio, durante l’edizione invernale di Pitti Filati, in cui il calo per il 2024 era stato previsto al 6,2%. Ma la preoccupazione viene pure dalla valenza “anticipatoria” dei settori a monte della filiera del tessile-moda-accessorio e sarà interessante analizzare i dati che saranno diffusi la settimana prossima, in occasione di Milano Unica, la grande fiera del tessile in programma dall’8 al 10 luglio.

Le aziende però reagiscono, dimostrano i numeri di Pitti Filati, con 130 espositori, 25 dei quali dall’estero. Legato alla collaborazione con il ministero degli Esteri e l’Agenzia Ice è anche l’arrivo dall’estero di molti buyer, come conferma Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine, la società che organizza i saloni fiorentini: «La collaborazione con le istituzioni ci permette di continuare a investire preziose risorse nel portare a Firenze la comunità dei buyer più influenti della moda e del lifestyle uomo e nell’invitare compratori provenienti dai mercati emergenti».

Sempre più spazio alla ricerca, unica strada per continuare a distinguersi nel mondo, per contrastare il rallentamento e per essere pronti quando arriverà la ripresa. Le tendenze del domani nei filati per maglieria sono raccontate nel nuovo Spazio Ricerca, accanto alle proposte delle sezioni speciali Knitclub e CustomEasy: quest’ultima, curata da Maurizio Brocchetto, intercetta un bisogno emergente delle aziende produttrici e dei clienti finali, la customizzazione. Oltre alle macchine tessili e alla preziosità dei lavaggi applicati alla maglieria di alta gamma, la sezione ospita gli altri segmenti del processo creativo: ricami, finissaggi, software per il disegno.

Fonte: Il Sole 24 Ore