Più utili e dividendi: così nel risiko bancario Ue le prede provano a scappare

Più utili e dividendi: così nel risiko bancario Ue le prede provano a scappare

Nel risiko bancario che è scattato in Italia e in Spagna, ma anche in Germania con il tentativo di UniCredit su Commerzbank, le banche “prede” non stanno ferme e provano a scappare. È presto per dire se sarà una fuga per la vittoria, cioè se riusciranno a sfuggire ai tentativi di acquisizione. È certo però che tutte le banche finite nel mirino delle varie Ops stanno cercando di difendersi adottando la stessa strategia: dimostrare al mercato che il valore di crescita stand alone è superiore a quello insito nelle varie offerte “low cost” proposte dai candidati acquirenti.

È quanto sta facendo in Italia BancoBpm che, nel tentativo di sfuggire all’Ops di UniCredit, ieri ha presentato un aggiornamento del piano strategico (includendo Anima Sgr) che punta a un utile netto di 2,15 miliardi nel 2027 e a una remunerazione cumulata per gli azionisti di 7 miliardi nel periodo 2024-2027. Target che i vertici della banca ritengono possibili dopo aver già sorpreso in positivo il mercato con l’annuncio dell’utile adjusted del 2024 che è stato pari a 1,7 miliardi, superiore del 24% alla guidance precedente e del 13% rispetto ai target al 2026. Si vedrà come reagirà il mercato nelle prossime settimane, dopo il road show che vedrà il ceo Giuseppe Castagna incontrare a Londra gli investitori istituzionali.

La strategia difensiva di BancoBpm è la stessa adottata dagli spagnoli di Banco Sabadell per difendersi dall’Ops ostile lanciata dal colosso iberico Bbva. Anche Sabadell, dopo aver incrementato l’utile del 2024 a 1,83 miliardi (da 1,33 nel 2023) ha alzato l’asticella reddituale prospettica invitando gli azionisti a considerare le potenzialità di crescita del gruppo in chiave stand alone. Pur in assenza di un’Ops in corso, i tedeschi di Commerzbank (che proprio oggi presenteranno l’aggiornamento del piano strategico) stanno provando a sfuggire alla scalata di UniCredit – che ha una partecipazione potenziale del 29% nella banca tedesca – cercando di incrementare la redditività che nel 2024 è salita a 2,68 miliardi (dai 2,2 dell’anno precedente).

Analoghi strumenti di difesa sono in corso in Italia da parte di Mediobanca per sfuggire all’Ops di Mps (in questo caso il premio dell’offerta del 5% è già diventato uno sconto del 10% circa) e anche, stando alle prime indicazioni, da parte di Popolare Sondrio che non ha gradito l’offerta di Bper.

In nessun caso, almeno per ora, le azioni di difesa passano dalla ricerca di un “cavaliere bianco” ma puntano tutte a dimostrare al mercato che la crescita stand alone è più redditizia rispetto a quella delle aggregazioni prospettate.

Fonte: Il Sole 24 Ore