
Pmi a caccia di business nella Silicon Valley
Per la divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo si tratta di una tappa all’interno di un percorso più ampio di sostegno all’internazionalizzazione, che alla missione californiana dello scorso anno ha aggiunto di recente seminari ad hoc dedicati a Medio Oriente e Stati Uniti e un’altra trasferta a Dubai, accompagnando altre 15 aziende. Internazionalizzazione che rappresenta per l’istituto di credito un tassello strategico chiave, che ha visto dal 2020 ad oggi l’erogazione di finanziamenti mirati per 11 miliardi, oltre 8 miliardi di finanza strutturata, 35 operazioni di finanza straordinaria tra fusioni-acquisizioni e Ipo. Cruciale in questo progetto è la partnership con Innovit, il “terminale” del nostro Sistema Paese nella Silicon Valley, hub promosso dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’ambasciata italiana a Washington e Consolato Generale di San Francisco, che vede Ice-Agenzia come ente attuatore.
«Tra gli obiettivi della missione – spiega il direttore Alberto Acito – c’è anzitutto quello di creare contatti, possibilità di partnership e networking per le nostre imprese. Ma l’altro aspetto riguarda l’innovazione: da un lato vogliamo far percepire alle Pmi l’approccio dalla Silicon Valley al rischio, provando a dare una nuova priorità all’inserimento di nuove tecnologie e all’innovazione continua. E d’altro canto, vogliamo anche aggiornare qui negli Stati Uniti la narrazione del nostro paese, evidenziando le grandi capacità innovative delle nostre aziende».
«Le imprese selezionate – spiega Giosafat Riganò, Direttore dell’Ufficio ICE di Los Angeles – non solo rappresentano l’inventiva italiana, ma dimostrano anche l’impegno della nostra nazione nell’affrontare le sfide globali attraverso la cooperazione internazionale, guidando i progressi tecnologici che aiutano a raggiungere obiettivi condivisi per uno sviluppo sostenibile e inclusivo».
«L’internazionalizzazione delle imprese – aggiunge il Console Generale d’Italia a San Francisco Massimo Carnelos – è un motore della crescita del paese, una priorità anche per la nostra strategia diplomatica . Il fatto che il primo gruppo bancario italiano abbia scelto la rete diplomatica-consolare e l’hub governativo di Innovit è una manifestazione tangibile del Sistema Paese».
L’intervista
«Se guardiamo ai bilanci o alle risorse in campo, ogni variabile qui ha due o tre zeri in più rispetto all’Italia. È un mercato enorme, con grandi capacità di sviluppo e investimento: ecco perché per le nostre aziende, a prescindere dai dazi, essere presenti negli Stati Uniti è cruciale». Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, non ha dubbi sulla necessità per le imprese di presidiare in modo prioritario gli Usa. Area che può fornire una spinta decisiva in termini di crescita, in un periodo complesso che tuttavia apre anche spazi nuovi, con la possibilità che questo diventi «il secolo delle nostre Pmi».
Fonte: Il Sole 24 Ore