Pmi Liguria, bene l’export ma scarso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale
Le piccole imprese manifatturiere del territorio ligure stanno reggendo la difficile situazione geopolitica mondiale: l’export verso Usa e Cina tiene, anche confrontato con la media nazionale. È quanto testimoniano i dati di Confartigianato Liguria, elaborati sulla base del 35° report congiunturale di Confartigianato nazionale. Nel primo semestre 2025, la regione risulta quinta in Italia per aumento dell’export manifatturiero verso gli Stati Uniti (+ 7,5%, in linea con la media nazionale che del +7,6%); la precedono solo Lazio (+134,5%), Abruzzo (+63,3%), Trentino (+17,3%) e Friuli (+12,9%).
La Liguria mantiene la quinta posizione (col +5,4%, contro una media italiana del -4,4%) anche calcolando l’export verso Usa al netto del settore farmaceutico (interessato, precisa Confartigianato, da scambi infragruppo delle multinazionali) ed è preceduta dalle medesime regioni, benché in ordine diverso: Lazio (+27,3%), Trentino (+17,3%), Friuli (+12,9%), Abruzzo (+7,9%). Quanto alla Cina, il calo del mercato è diffuso tra le regioni. La Liguria totalizza, sempre al netto del farmaceutico, la diminuzione minore (-0,9%) tra le cinque le regioni in testa (con oltre l’1% dell’export manifatturiero). Seguono Lombardia (-4,8%), Veneto (-12%), Toscana (-14,3%) e Piemonte (-16,3%); mentre la media nazionale è del -14%.
Intelligenza artificiale al palo in azienda
Se le esportazioni paiono aver retto nel primo semestre dell’anno, in tema di digitalizzazione, l’intelligenza artificiale resta ancora una frontiera da esplorare. Secondo dati elaborati dal centro studi di Confartigianato Liguria, infatti, solo un’impresa con dipendenti su cinque, pari al 20%, utilizza attualmente strumenti di Ai, per un totale di 4.662, quasi tutte micro e piccole aziende. La percentuale, pur essendo leggermente superiore alla media nazionale (19,3%), conferma, rileva l’associazione, «quanto sia ancora ampio il divario digitale che separa molte micro e piccole imprese dall’adozione di tecnologie ormai alla portata di tutti».
Entrando nel dettaglio, delle 4.662 imprese con dipendenti che impiegano l’Ai, 932 sono artigiane e 4.598 micro e piccole realtà. A livello provinciale, Genova guida la diffusione, con 2.450 imprese utilizzatrici (18,7% del totale provinciale), seguita da Savona con 889 (19,1%), La Spezia con 674 (21,5%) e Imperia con 649 (23%), che registra la quota più alta di imprese che impiegano l’Ai nei propri processi.
Imprenditori poco esperti
L’indagine di Confartigianato evidenzia inoltre come il 70% delle imprese che non utilizza l’intelligenza artificiale dichiari di non sapere come introdurla nei propri processi, mentre il 34% degli imprenditori non si considera sufficientemente esperto nell’uso delle tecnologie digitali più recenti. «L’Ai – sottolinea Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – non sostituisce l’intelligenza artigiana, la potenzia. Per questo è fondamentale accompagnare le imprese a conoscerla e a usarla con consapevolezza».
Fonte: Il Sole 24 Ore