
Pnrr giustizia, corsa contro il tempo per 48 tribunali e otto corti d’Appello
Sono 48 i tribunali di primo grado destinatari del contingente di 500 magistrati da applicare da remoto per lo smaltimento dell’arretrato civile e per la riduzione dei tempi del processo, target del Pnrr. Otto, inoltre, i distretti di Corte d’Appello che richiedono urgenti attenzioni (cioè innesti di toghe). Il tutto per non arrivare lunghi alla deadline – 30 giugno prossimo – della verifica dei risultati attesi dall’Europa.
L’ordine del giorno del plenum del Csm, in programma questo pomeriggio, perimetra con precisione geografica i ritardi sull’obiettivo di riduzione della durata dei processi civili nei tre gradi di giudizio. Una fotografia che restituisce, ancora una volta, un’Italia a strisce orizzontali dove – con la sola eccezione di Venezia gravata dai ricorsi di cittadinanza – le zone rosse sono quasi esclusivamente concentrate nel Sud e nelle isole.
Le corti d’Appello
Le situazioni più urgenti sono, in ordine alfabetico, a Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Firenze, Palermo, Potenza, Reggio Calabria e Taranto, che avranno la priorità nelle assegnazioni. Nota di merito invece per le corti di Appello di Ancona, Bari, Genova, L’Aquila, Venezia – che hanno conseguito gli obiettivi di riduzione del 90% dei procedimenti iscritti tra il 2018 e il 2022 e ridotto la durata del 40% rispetto al 2019 – e per quelle prossime agli obiettivi o, comunque, con un «disposition time» (durata) inferiore a un anno: Trieste, Milano, Trento, Sassari.
I casi di Roma e Napoli
In zona rossa ci sono anche i due universi giudiziari della Capitale e di Napoli, che però a breve beneficeranno rispettivamente di 66 e 57 Mot (magistrati vincitori di concorso ma ancora tirocinanti). Tra i destinatari dei Mot (25) figura in realtà anche Bologna nonostante il rating di sede virtuosa, Bolzano dovrebbe uscire dalla zona gialla (monitoraggio) con le sue sole forze (pieno organico a fronte di 425 fascicoli sensibili) mentre Brescia, Catania, Lecce, Messina, Perugia, Salerno e Torino sono «prossime» al target e comunque hanno registrato performance migliori della media nazionale.
I tribunali di primo grado
Più complessa la situazione degli uffici di primo grado e non solo per i numeri di partenza molto diversi. Qui gli scostamenti rispetto al traguardo distante ormai meno di 300 giorni sono sensibili, tanto che 38 sedi sono in piena «red zone», il 50% in più delle zone «verdi» (25), tutte le restanti in area gialla di attento «monitoraggio». Numeri e distribuzione (teorica) a parte – per i quali si veda la tabella sotto – qui si fa appello alla disponibilità volontaria di magistrati ordinari di applicarsi per la gestione da remoto di un minimo di 50 fascicoli pro capite, provenienti anche da fuori distretto (proiettando quindi un assorbimento/smaltimento di 25 mila fascicoli in meno di 300 giorni).
Fonte: Il Sole 24 Ore