Politica di coesione: fa un passo avanti la mini-riforma di Fitto che guarda al post-2027

Politica di coesione: fa un passo avanti la mini-riforma di Fitto che guarda al post-2027

CRACOVIA – Dal nostro inviato –
Fa un passo avanti la mini-riforma della Politica di coesione proposta ad aprile dal vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, con delega alle politiche regionali. Mercoledì pomeriggio il Consiglio ha approvato la posizione negoziale sulla Midterm review della programmazione 2021-2027 presentata ad aprile che introduce una forte flessibilità per gli Stati membri che vorranno dirottare risorse dei fondi strutturali (Fesr, Fse+, Fondo di Coesione Ue e JTF) non ancora utilizzate su cinque nuove priorità: difesa, risorse idriche, emergenza casa, decarbonizzazione e competitività, transizione energetica.

Soddisfatto Fitto che vede così dipanarsi, dopo oltre due mesi e mezzo di lavoro, il percorso della midterm review: nelle sue intenzioni dovrebbe portare entro fine anno Stati Membri e regioni che lo vorranno a rimodulare in modo profondo i propri programmi. Ora partono i negoziati con il parlamento con l’obiettivo di raggiungere un accordo entro metà luglio, per poi avviare colloqui di un paio di mesi con le regioni sulle modifiche dei programmi che a sua volta la Commissione prevede di approvare prima della fine del 2025. Queste misure dovrebbero portare anche ad un’accelerazione della spesa che, anche a causa della sovrapposizione con i Pnrr ma non solo, resta ancora su livelli molto bassi.

Flessibilità e semplificazione

“Flessibilità, semplificazione e modernizzazione” sono le parole chiave con cui Fitto ha disegnato una revisione di medio termine che, a differenza del passato, si avvicina molto ad una riforma e guarda oltre il periodo di programmazione in corso. In questo senso il vicepresidente della Commissione ha lasciato intendere al Forum delle città europee che si chiude oggi a Cracovia, che la politica di coesione post-2027 sarà disegnata seguendo le linee guida della midterm review in discussione in queste settimane. “Flessibilità e semplificazione – ha detto Fitto a Cracovia – sono due punti chiave del prossimo bilancio pluriennale dell’Unione che contribuiranno a ridisegnare anche la politica di coesione”.

Guardando al post-2027

Scettica sulla possibilità che molte regioni modifichino i propri programmi a due anni dal termine del periodo di programmazione si è detta Kata Tutto, presidente del Comitato delle regioni, a margine del Cities Forum 2025. “E’ una macchina estremamente complessa ed è difficile per le amministrazioni locali rimettere in discussione decisioni costate anni di lavoro. Sicuramente alcune regioni sono molto più interessate di altre, per esempio quelle dell’Est Europa preoccupate per la difesa. Ma altre lo sono meno. Piuttosto – ha aggiunto in linea con Fitto – questa midterm review può tracciare la strada per ridisegnare la nuova programmazione”.

Fonte: Il Sole 24 Ore