Porsche, Cina e dogana Usa affondano l’utile operativo nel primo trimestre

L’utile operativo di Porsche è caduto a 1,28 miliardi di euro nel primo trimestre (1,84 nello stesso periodo del 2023, -43%), ottenendo il risultato più deludente dalla quotazione in borsa nel settembre 2022. I ricavi hanno toccato quota 9,01 miliardi (10,10 un anno fa). La debolezza sul mercato cinese si è unita a difficoltà di sdoganamento dei veicoli negli Stati Uniti. L’azienda di Zuffenhausen (Stoccarda) aveva previsto, effettivamente, che la fase iniziale dell’anno potesse toccare un minimo, a causa del lancio di alcuni importanti modelli rinnovati: il restyling della full electric Taycan, la terza generazione della Panamera e, a seguire, la seconda generazione della Macan (prima e a lungo attesa versione elettrica).  La nuova 911 (serie 992) è prevista per l’inizio dell’estate e ci sarà anche una trazione ibrida ad alte prestazioni. In aggiunta per Boxster update minimi, mentre si aspetta l’elettrica nel 2025.

Sebbene il portafoglio ordini sia per lo più pieno per l’anno in corso, i nuovi veicoli come la Macan elettrica e la 911 (o 922) peseranno sulla produzione e sui rendimenti nei prossimi mesi, ha dichiarato il direttore finanziario Lutz Meschke, secondo il quale nel 2025 dovrebbe esserci una «forte accelerazione» degli utili.

Il ritorno sulle vendite nei tre mesi fino a marzo è sceso al 14,2% (18,2% un anno fa), al di sotto delle indicazioni annuali della casa automobilistica (tra il 15 e il 17%, obiettivo invariato per fine anno) e delle aspettative degli analisti. La previsione è di una stabilizzazione degli utili e della redditività intorno al 17-19%, nel 2025. A lungo termine Porsche, tuttavia, ha sempre sostenuto di avere come obiettivo un ritorno superiore al 20%. Il brand di auto sportive del GruppoVolkswagen, intanto, ha mantenuto la sua guidance per l’intero 2024, che prevedeva un fatturato di gruppo di 42 miliardi.

I ramp-up nei primi tre mesi hanno avuto un impatto anche sulle scorte e sulle vendite, hanno spiegato da Stoccarda. «In un contesto difficile – ha dichiarato il presidente del consiglio di amministrazione, Oliver Blume, ceo Volkswagen -stiamo mantenendo la rotta e perseguendo con determinazione la nostra strategia. In questo anno di lanci di prodotti Porsche, metteremo su strada quattro nuove ed entusiasmanti auto sportive di quattro linee di modelli. Questo ci garantirà il vento in poppa per gli anni a venire. I miei ringraziamenti vanno al nostro team altamente motivato, che sta gestendo l’impegnativo lancio dei prodotti con grande abilità». Il 2024 sarà il più grande anno di lancio di prodotti nella storia dell’azienda.

Tornando sulle difficoltà in Cina, le consegne nel primo trimestre nel principale mercato di Porsche sono crollate del 24% a 16.340 veicoli. La Cina rappresenta poco più di un quinto delle vendite totali. Questa settimana Meschke ha partecipato al Salone dell’Auto di Pechino (Auto China 2024), dove sono stati esposti gli ultimi progressi tecnologici di operatori locali come il leader cinese dei veicoli elettrici BYD o l’emergente Xiaomi, record di ordini per il nuovo e finora unico veicolo naturalmente elettrico, la SU7, il cui design ricorda proprio la Porsche Taycan. «È impressionante quello che stanno facendo i marchi cinesi locali in materia di elettrificazione – ha commentato Meschke -. Gli sforzi dei marchi cinesi sono enormi. Dobbiamo monitorare da vicino la situazione come operatori europei».

Fonte: Il Sole 24 Ore