Poste Italiane, ancora ricavi e redditività record. Anche l’acconto sulla cedola sale del 21%

Poste Italiane, ancora ricavi e redditività record. Anche l’acconto sulla cedola sale del 21%

Poste Italiane annuncia per il quinto trimestre consecutivo risultati che segnano record in termini di ricavi e di redditività. La società guidata da Matteo Del Fante ha raggiunto nei primi nove mesi del 2025 una crescita dei ricavi del 4%, a 9,6 miliardi, un risultato operativo di 2,5 miliardi, in crescita del 10%, e un utile netto di 1,8 miliardi (+6,1%). Tutte queste voci di bilancio sono a livelli mai raggiunti prima e consentono al gruppo di annunciare anche in termini di distribuzione sull’acconto del dividendo un record: il 26 novembre sarà pagata un anticipo sulla cedola pari a 0,4 euro per azione (518 milioni in tutto), in aumento del 21 per cento rispetto all’anno precedente. Tutto questo mentre il titolo della società segna ogni giorni record di Borsa: il valore è vicino a 21,5 euro per azione a fronte di una capitalizzazione di 28 miliardi. Dieci anni fa, quando la società fu quotata in Borsa, ne valeva 8.

Confermato il rialzo dei target a fine 2025: utile atteso a 2,2 miliardi

A fronte dei numeri record viene a maggior ragione confermato l’aggiornamento al rialzo dei target già annunciato nei mesi scorsi: il risultato operativo è atteso a 3,2 miliardi a fine anno e l’utile netto a 2,2 miliardi. Anche questi risultati mai visti prima. Il brillante andamento dei numeri è trainato da tutti i comparti di business del gruppo. La crescita nel segmento pacchi e corrispondenza è spinta dalla consegna dei pacchi, mentre la consegna di posta è sempre in contrazione. I ricavi nel compresso hanno raggiunto 2,8 miliardi, con una crescita dell’1,6% anno su anno. Il risultato operativo del settore è però in flessione del 25% e l’utile netto del 40%, a 40 milioni. Pesa il calo del 4,4% dei ricavi della corrispondenza. I ricavi dei pacchi sono invece sempre in ascesa, pari a 1,2 miliardi (+8,4%) e anche i volumi: 245 milioni di pezzi consegnati nei primi 9 mesi, in aumento del 12,3 per cento.

Crescita da tutti i settori: il margine di interesse sale anche con il taglio dei tassi

I ricavi dei servizi finanziari ammontano a 4,2 miliardi, con una crescita del 4,6% anno su anno ( 1,4 miliardi nel terzo trimestre, con una crescita del 2,6% anno su anno). Il margine di interesse è salito del 6%, a 2 miliardi (669 milioni, +3,2% nel terzo trimestre), nonostante la flessione dei tassi di interesse: questo perché ha beneficiato di una maggiore giacenza media dei depositi e di un minor costo della raccolta. Le commissioni di distribuzione del Risparmio Postale sono aumentate del 4,7% anno su anno, attestandosi a 1,3 miliardi nei primi nove mesi, sostenute da una maggiore raccolta lorda, trainata dalle iniziative commerciali e da una maggiore durata dei prodotti collocati.

I ricavi da servizi di incasso e pagamento sono pari a 522 milioni nei primi nove mesi (-4,3%) a causa del flessione dei pagamenti tramite bollettini. I ricavi dei servizi assicurativi si sono attestati a 1,4 miliardi, con una crescita del 10,2 per cento.

Fonte: Il Sole 24 Ore