Preso Elia Del Grande, l’uomo che aveva sterminato la famiglia
È finita intorno alle venti del 12 novembre la fuga di Elia Del Grande, il 49enne scappato lo scorso 30 ottobre dalla casa-lavoro di Castelfranco Emilia (Modena) dove avrebbe dovuto trascorrere sei mesi a causa delle ripetute violazioni al regime di libertà vigilata al quale era sottoposto, 40 in tutto.
Sei mesi al termine dei quali sarebbe stata rivalutata la sua pericolosità sociale. È però scappato prima. In una lettera a Varesenews ha spiegato di averlo fatto per la «totale inadeguatezza» di strutture come le case famiglia che sono «in realtà i vecchi Opg», gli ospedali psichiatrici giudiziari. I carabinieri dei comandi provinciali di Varese e Modena e del Ros lo hanno fermato a Cadrezzate, in provincia di Varese, dove Del Grande ha tuttora delle proprietà.
Il 49enne è tornato come si pensava nei luoghi del Varesotto dove ha radici e legami e dove, il 7 gennaio 1998, ha sterminato l’intera famiglia sparando a padre, madre e fratello «rei», a suo dire, di opporsi al matrimonio con la giovane originaria di Santo Domingo di cui si era innamorato. Per quella che venne definita la «strage dei fornai» – tutta la famiglia lavorava nel forno di proprietà sempre a Cadrezzate che tutt’oggi reca l’insegna Del Grande – l’uomo fu condannato in via definitiva a 30 anni. Dopo 25 anni ottenne i primi benefici sino ad arrivare alla libertà vigilata.
Nella sua casa di Cadrezzate, lo avevano raggiunto lo scorso ottobre i carabinieri per portarlo nella casa-lavoro nel modenese su disposizione del magistrato di sorveglianza. Del Grande non si era dato per vinto fuggendo per i tetti sino a quando non era stato raggiunto a Besozzo (Varese) dopo qualche ora e bloccato mentre si trovava all’interno di un tabaccaio a due passi dall’abitazione dell’allora fidanzata. Le ricerche sono andate avanti anche, stando a indiscrezioni, attraverso tracciamenti telefonici sino a portare gli inquirenti al blitz decisivo.
Mercoledì sera ci sarebbero state segnalazioni al 112 sia sulla presenza di Del Grande, già nota però agli inquirenti, sia sull’intervento dei militari: un’anziana ha segnalato la presenza di cinque banditi incappucciati vicino ad una casa che altri non erano che i militari pronti al blitz. Del Grande sarebbe stato fermato con un’azione rapidissima, senza che avesse il tempo di reagire o fuggire ancora una volta. Il 49enne è stato portato in caserma al comando provinciale carabinieri di Varese. Con ogni probabilità sarà affidato alla Polizia Penitenziaria per la traduzione in base alle disposizioni che arriveranno dal magistrato di sorveglianza di Modena. Gli inquirenti stanno accertando se Del Grande abbia avuto una o un complice sia durante la fuga che durante la latitanza.
Fonte: Il Sole 24 Ore