Prezzo sigarette, Giorgetti chiede alla Ue di aumentare più gradualmente le tasse sui tabacchi

Prezzo sigarette, Giorgetti chiede alla Ue di aumentare più gradualmente le tasse sui tabacchi

Nella revisione della direttiva Ue sulla tassazione dei tabacchi, «ai fini del negoziato crediamo sia opportuno riflettere su aumenti delle attuali aliquote minime più graduali, supportati da adeguati periodi transitori, partendo da livelli più vicini a quelli attualmente esistenti nella maggior parte degli Stati membri, con l’obiettivo di rendere la proposta maggiormente sostenibile». Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nella sessione pubblica dell’Ecofin.

Giorgetti: su Ue e tabacchi valutare effetti su contrabbando

In generale, ha aggiunto Giorgetti, «comprendo l’esigenza di aggiornare l’attuale direttiva sulla tassazione del tabacco, che non include nel suo campo di applicazione i nuovi prodotti, essendo questi comparsi sul mercato solo negli ultimi anni. Capisco che la tutela della salute pubblica è uno degli obiettivi perseguiti dalla proposta della Commissione. Quanto agli effetti attesi sul gettito, è necessario valutare con attenzione le interazioni tra l’incremento significativo dei nuovi minimi di tassazione e il potenziale aumento del commercio illegale dei prodotti di tabacco.

Ipotesi stangata

La Commissione Ue sta lavorando a una riforma radicale della direttiva sulle accise sui prodotti del tabacco (Ted), con aumenti che rischiano di essere senza precedenti per sigarette, tabacco da arrotolare e sigari, e nuove tasse sui prodotti alternativi come sigarette elettroniche, tabacco riscaldato e bustine di nicotina. Si parla di una stangata del +139% sulle accise minime per le sigarette, del +258% sul tabacco trinciato e di un clamoroso +1.090% per i sigari. A spanne in Italia, un pacchetto da 5 euro potrebbe salire a 5,80-6,20 euro, mentre uno da 7 euro potrebbe arrivare fino a 8,30 euro. Secondo analisi dell’industria del tabacco a livello europeo ci sarebbe un aumento medio di 1,4 euro a pacchetto per le sigarette tradizionali e di 1,2 euro a pacchetto per i prodotti innovativi del tabacco riscaldato. Al momento si tratta di valutazioni ancora preliminari, anche se il commissario competente Wopke Hoekstra ha già espresso la volontà di intervenire, in particolare sui nuovi prodotti come le sigarette elettroniche e tabacco riscaldato.

Bruxelles vuole finanziare i bilanci Ue

In un momento in cui Palazzo Berlaymont è alla ricerca di nuove entrate per far fronte al nuovo bilancio a lungo termine dell’Ue, e considerando che le accise sul tabacco sono già oggi una delle risorse proprie, cresce la pressione per agire. Già oggi una quota del gettito Iva nazionale alimenta le finanze europee, accanto ai contributi pari all’1% del Rnl, ai dazi e ad altre possibili nuove fonti in discussione (annunciato quello sui pacchi). Così c’è chi scommette che le 196 pagine dello studio tecnico interno sul Ted, filtrate la prima volta sulla Bild, possano imprimere una forte accelerazione al dossier. Ogni modifica alla direttiva Ted, così come ogni decisione su nuove risorse proprie o sulla struttura del bilancio Ue, richiede però l’unanimità dei 27 Stati membri. Una sfida politica e diplomatica di rilievo, che potrebbe segnare uno dei primi scontri sul futuro assetto finanziario dell’Unione.

Fonte: Il Sole 24 Ore