
Procedure di liquidazione giudiziali, nel secondo trimestre del 2025 crescono del 18%
In Italia, tornano a crescere le procedure di liquidazione giudiziale. Dopo anni in cui c’è stato un incremento contenuto, nel secondo trimestre di quest’anno il report del Cribis registra una crescita a doppia cifra (18%) rispetto al secondo trimestre del 2024. Le regioni con il maggior numero di liquidazioni giudiziali sono la Lombardia che ne ha totalizzate 543 tra aprile, maggio e giugno, il Lazio con 400 e l’Emilia-Romagna con 239. Quanto ai settori la situazione più critica è nel commercio dove il numero del secondo trimestre sale fino a 826, nell’edilizia con 600 e nei servizi con 597. L’ad della società del gruppo Crif specializzata nel fornire informazioni, soluzioni e consulenza alle imprese, Marco Preti, spiega che «l’aumento delle liquidazioni giudiziali nel secondo trimestre 2025 evidenzia le difficoltà che molte imprese italiane stanno affrontando in un contesto economico ancora fragile. L’inflazione che continua a rimanere alta, insieme alle nuove tensioni nel commercio globale, crea rischi concreti: dazi e misure protezionistiche potrebbero frenare le esportazioni e interrompere le catene di approvvigionamento. Le imprese più colpite saranno quelle PMI maggiormente legate ai mercati internazionali”.
La dinamica
I numeri raccolti dal Cribis per il secondo trimestre del 2025, portano a parlare, complessivamente di 2.712 imprese coinvolte in una procedura di liquidazione giudiziale: si tratta di un aumento del 18% in un anno e del 33% rispetto allo stesso periodo del 2023. Se la dinamica appare in aumento, i numeri restano comunque ancora al di sotto dei livelli pre-Covid.
I settori
Il settore dove il trend di crescita è maggiore è l’edilizia dove i casi sono passati dai 493 del 2024 ai 600 con una crescita del 22%. Segue il commercio che ha i numeri assoluti più alti: in tre mesi ci sono state 826 liquidazioni giudiziali, in aumento del 16% rispetto alle 713 del primo trimestre 2025. Peggiorano anche i servizi dove le liquidazioni giudiziali sono passate dalle 555 del 2024 alle 597 del 2025 in crescita dell’8%.
Le regioni
Sul territorio i numeri più alti il Cribis li registra dove c’è la maggiore concentrazione delle imprese e anche la maggiore esposizione a fattori macroeconomici critici. Così in Lombardia nel secondo trimestre 2025 si concentra il maggior numero di liquidazioni giudiziali (543). Sono poco meno nel Lazio (400) e molto meno della metà in Emilia-Romagna (239). In queste tre aree si concentra il 43,5% del totale nazionale. All’estremo opposto si trovano la Valle d’Aosta con un solo caso, il Molise con 5 liquidazioni giudiziali e la Basilicata con 7.
I concordati preventivi
Crescono le liquidazioni giudiziali, ma anche i concordati preventivi che nel secondo trimestre del 2025 sono stati 129, contro i 94 dello stesso periodo del 2024. Si tratta di una crescita del 37%, che, per il Cribis, conferma il crescente ricorso a strumenti di regolazione della crisi da parte delle imprese in difficoltà.
Fonte: Il Sole 24 Ore