
proposta di legge di Bilancio 2025 per incentivare reinvestimenti”
L’attuazione dell’Ires premiale era attesa da tempo da parte delle imprese, in particolare dopo l’abolizione dal 2024 dell’Ace, l’incentivo che premiava le ricapitalizzazioni aziendali.
È corretto dire che l’Ires è una flat tax?
Sì, l’Ires è un’imposta proporzionale e si applica perciò con la stessa percentuale a prescindere dall’ammontare del reddito. È una delle tante imposte flat previste dal sistema italiano.
Quanto vale l’Ires per lo Stato?
Nel 2023 l’Ires ha portato nelle casse pubbliche 51,8 miliardi di euro, con un aumento di 6,1 miliardi (+13,3% su base annua), cifra salita a 57,6 miliardi nel 2024, con un altro incremento di 5,8 miliardi (+11,3%). Anche il gettito del 2025 sta andando bene: l’ultimo Bollettino delle entrate tributarie indica che tra gennaio e giugno di quest’anno sono già arrivati nelle casse pubbliche 17 miliardi, più del doppio dell’anno scorso, ma il confronto non è affidabile in questo caso, perché nel 2024 il 30 giugno (scadenza del termine ordinario delle autoliquidazioni) cadeva di domenica, perciò i versamenti sono confluiti nel mese di luglio.
Il buon andamento del gettito dell’Ires è legato al miglioramento dei conti aziendali, ma anche al venir meno delle agevolazioni degli anni scorsi, a partire dall’Ace.
Per avere un termine di paragone con il peso relativo delle altre imposte, l’anno scorso 180,7 miliardi sono arrivati dall’Iva e 235,6 dall’Irpef (l’imposta sulle persone fisiche versata da dipendenti, pensionati, imprenditori e autonomi che non applicano il regime forfettario). L’Irap, l’altra grande imposta pagata dalle imprese, frutta all’Erario circa 33 miliardi all’anno, considerando la quota pagata dai privati e quella versata dagli enti pubblici.
Fonte: Il Sole 24 Ore