Prysmian batte nuovi record e alza la guidance
Prysmian archivia il trimestre migliore di sempre nella sua storia, con una crescita organica dei ricavi del 9,2%, margini al 13,8% e un adjusted Ebitda di 644 milioni (+19,3% sul terzo trimestre dell’anno scorso), che confermano il trend positivo. Crescono i ricavi nel segmento «Transmissi0n» che, insieme alla performance del mercato nordamericano, portano a un ulteriore aumento della guidance per il 2025. La generazione di cassa infine si conferma solida con un free cash flow Ltm di 899 milioni.
«Prysmian – ha dichiarato il ceo, Massimo Battaini – continua a registrare un eccellente redditività e una crescita dei ricavi. Siamo nella migliore posizione per cogliere tutte le opportunità di mercato. Anche per questa ragione abbiamo deciso di rivedere la guidance, per la seconda volta quest’anno».
Le nuove previsioni indicano un obiettivo di adjusted Ebitda compreso nell’intervallo tra 2,375 e 2,425 miliardi (in precedenza 2,3-2,375 miliardi), mentre il free cash flow si attesterà ben sopra il miliardo (tra 1,025 e 1,125 miliardi).
Nel dettaglio, nell’ultimo trimestre i ricavi del gruppo hanno raggiunto 5,030 miliardi di euro, in aumento del 9,2%. La crescita organica è stata, come detto, considerevole nel business Transmission (+39%), accompagnata da una notevole accelerazione sia in Power Grid (+14,8%), dovuta alla solida performance in Nord America e in Europa, che in Digital Solutions (+13,3%). Electrification ha registrato una crescita organica nel business Industrial&Construction (+2%), trainata dal Nord America (+10%). In flessione invece le Specialties (-3%), a causa delle difficoltà degli ambiti automotive e elevators. Nei nove mesi i ricavi sono saliti a 14,684 miliardi, che inclusono l’acquisizione di Encore Wire, consolidata a partire da giugno; la crescita organica è stata del 5,7 per cento. Sempre sulla distanza dei nove mesi, infine, l’adjusted Ebitda ha raggiunto 1,776 miliardi, con un margine al 14,1 per cento. L’utile netto è stato di 1,022 miliardi, contro i 575 milioni dei primi nove mesi del 2024, anche grazie alla plusvalenza di 354 milioni derivante dalla vendita della cinese Yofc. In calo a 4,318 miliardi l’indebitamento netto.
Fonte: Il Sole 24 Ore