
Putin avverte Trump: «Con i Tomahawk in Ucraina seria escalation»
Sui missili Tomahawk, Donald Trump rischia un’improvvisa escalation e potrebbe compromettere ogni residua possibilità di trattativa sulla guerra in Ucraina con l’ex amico Vladimir Putin.
Il presidente americano si è detto pronto a fornire a Kiev i missili da crociera di fabbricazione statunitense, in grado di colpire ben dentro il territorio russo. La decisione definitiva non è ancora stata presa, Trump ha detto di volere capire meglio come verranno utilizzati dalle forze ucraine. E sta anche aspettando di valutare con attenzione la reazione di Mosca: Trump ha dato ordine ai suoi generali di evitare qualsiasi ulteriore escalation nello scontro con la Russia e vorrebbe risolvere la situazione a modo suo, mostrando i muscoli e sfruttando la forza di deterrenza delle nuove forniture missilistiche made in Usa.
«Ho già preso una decisione, più o meno», ha dichiarato Trump nella notte di lunedì 6 ottobre dallo Studio Ovale, spiegando tuttavia di avere bisogno di ulteriori informazioni dalle forze militari ucraine. «Credo di voler scoprire cosa ne stanno facendo. Sai, dove li stanno mandando. Mi faccio delle domande – ha aggiunto – non ho intenzione di inasprire quella guerra. Pensavo sarebbe stata la crisi più facile da risolvere e invece è più difficile del Medio Oriente».
Putin aveva già avvertito l’Occidente, in un messaggio sulla televisione di Stato russa, nella sera di domenica 5 ottobre: se Washington fornirà missili Tomahawk all’Ucraina «ciò – aveva dichiarato il leader russo – porterà alla distruzione delle nostre relazioni, o almeno delle tendenze positive emerse in queste relazioni».
Martedì 7 ottobre, il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha risposto a Trump in modo ancora più teso: «Lasciamo perdere le sfumature, con i Tomahawk ci sarebbe una seria escalation, perché si tratta – ha sottolineato – di missili che possono anche portare testate nucleari. Sappiamo tuttavia che dovremo aspettare, probabilmente, dichiarazioni più chiare, se mai ne arriveranno, da parte di Trump». Peskov ha poi tentato di abbassare i toni: «Ribadiamo che, al momento, partiamo sempre dal presupposto che il presidente Trump mantenga la volontà politica di promuovere una soluzione del conflitto ucraino attraverso un canale di negoziati politici pacifici», ha aggiunto.
Fonte: Il Sole 24 Ore