Rafforzata la protezione per Tajani e Salvini, inalterata per Meloni. Il ministro degli Esteri: clima non dei migliori

Rafforzata la protezione per Tajani e Salvini, inalterata per Meloni. Il ministro degli Esteri: clima non dei migliori

Dopo l’omicidio di Charlie Kirk, venerdì 12 settembre il Viminale aveva disposto «un riesame e eventuale rafforzamento delle misure di profili di rischio». A seguito di quella comunicazione sono stati rafforzati «gli apparati di protezione» ai due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Non è stata inveve aumentata la tutela della premier Giorgia Meloni. La decisione è stata assunta in una riunione in prefettura a Roma nella quale è stato deciso di sensibilizzare l’attuazione o aumentare il livello dei servizi di tutela di alcune personalità istituzionali e politiche.

Per una scelta dei diretti interessati, dall’inizio della legislatura Meloni, Tajani e Salvini avevano optato per una scorta di secondo livello. Una soluzione ritenuta ora insufficiente da parte degli apparati di sicurezza dopo l’assassinio di Kirk. E mercoledì 17 settembre la premier ed i due vice sono apparsi in pubblico, su un palco, aveva scritto il Messaggero, «circondati da un dispositivo di sicurezza visibilmente più robusto del solito. Almeno sei gli agenti della scorta intorno a Meloni. Un settimo con una valigetta nera: al suo interno un telo antiproiettile pronto all’evenienza».

Tajani: clima non dei migliori

Io ho sempre detto che bisogna usare un linguaggio diverso per evitare di accendere gli animi. Oggi è stato innalzato il livello di scorta alla presidente del Consiglio, al vicepresidente Salvini e a me, quindi vuol dire che il clima non è dei migliori. Io, invece, invito tutti quanti ad abbassare i toni. Io anche oggi non ho offeso nessuno» ha commentato il vicepremier e ministro degli Esteri.

Fonte: Il Sole 24 Ore