Ranucci, i pm di Roma chiedono di acquisire l’audizione in Commissione antimafia
I pm della Procura di Roma, che stanno indagando sull’attentato al conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, hanno chiesto alla Commissione parlamentare antimafia di acquisire l’audizione del giornalista del 4 novembre.
Cosa ha detto in audizione
Ranucci, in quell’occasione, ha ripercorso le minacce ricevute negli ultimi anni dopo i servizi d’inchiesta. Dalle indagini sulle stragi, alle infiltrazioni dei clan negli appalti, al caso Moro e all’omicidio Mattarella. Arrivando infine a quelle del 2024, legate ad un servizio sui narcos albanesi e messicani.
«Ricordo – ha detto – di avere ricevuto alcuni messaggi inviati alle 5 del mattino da un avvocato, che in Italia ha difeso anche Pablo Escobar, che mi riferì di essere stato contattato da alcuni appartenenti ad un cartello che chiedevano attività di dossieraggio nei miei confronti paventando anche azioni contro la mia persona».
Dall’attentato del 16 ottobre, invece, nessun’altra minaccia: «Non so a quale contesto ricondurre quello che è successo» ricordando, poi, che i temi della prima puntata, lanciati due giorni prima dell’esplosione, sarebbero stati «l’infiltrazione della ’ndrangheta nel business dell’eolico e le stragi».
Oltre a raccontare ciò che è successo quella notte. «Quelle parcheggiate fuori dalla mia abitazione – ha detto – erano macchine a gas che, se esplose, avrebbero buttato giù la palazzina».
Fonte: Il Sole 24 Ore